Reggio Calabria onora Borsellino con una “panchina della memoria”

Sulla panchina è stata incisa una frase di Borsellino: "se la gioventù le negherà il consenso, anche la mafia svanirà come un incubo"

Reggio Calabria ha onorato Paolo Borsellino con l’installazione, nello spazio adiacente l’ingresso del Castello aragonese, di una “panchina della memoria” che ricorda il magistrato ucciso 30 anni fa a Palermo nell’attentato in via D’Amelio che costò la vita anche a cinque componenti della sua scorta. L’iniziativa è stata promossa dalla Città metropolitana e dal Comune. Sulla panchina è stata incisa una frase di Borsellino: “se la gioventù le negherà il consenso, anche la mafia svanirà come un incubo”. “È bello che proprio queste parole – ha detto il sindaco facente funzioni, Paolo Brunetti – completino uno spazio pubblico particolarmente frequentato da bambini e ragazzi.

Queste testimonianze sono fondamentali perché rappresentano anche un segnale di speranza che guarda alle giovani generazioni e prova a trasmettere un sentimento di rinnovata fiducia nei confronti dello Stato, rappresentando al contempo un invito a cooperare e ad impegnarsi per difendere il bene comune ed operare sempre nel rispetto delle regole”. “Abbiamo voluto compiere un gesto – ha commentato il sindaco facente funzioni della Città metropolitana, Carmelo Versace -dall’alto valore simbolico. È proprio da questi gesti che occorre ripartire per rinsaldare l’impegno comune contro la criminalità e a tutela della legalità. Ed è particolarmente significativo che questo simbolo, che ricorda il sacrificio di donne e uomini della magistratura e delle forze dell’ordine a difesa dei valori democratici, sia stato collocato tra due istituti scolastici, ad ulteriore testimonianza della centralità che rivestono il percorso educativo e formativo rivolto alle giovani generazioni e lo sforzo costante che le istituzioni per prime sono chiamate a profondere per affermare i principi del vivere civile e il netto rifiuto del malaffare e di ogni logica di compromesso”.

Queste testimonianze sono fondamentali perché rappresentano anche un segnale di speranza che guarda alle giovani generazioni e prova a trasmettere un sentimento di rinnovata fiducia nei confronti dello Stato, rappresentando al contempo un invito a cooperare e ad impegnarsi per difendere il bene comune ed operare sempre nel rispetto delle regole”. “Abbiamo voluto compiere un gesto – ha commentato il sindaco facente funzioni della Città metropolitana, Carmelo Versace -dall’alto valore simbolico. È proprio da questi gesti che occorre ripartire per rinsaldare l’impegno comune contro la criminalità e a tutela della legalità. Ed è particolarmente significativo che questo simbolo, che ricorda il sacrificio di donne e uomini della magistratura e delle forze dell’ordine a difesa dei valori democratici, sia stato collocato tra due istituti scolastici, ad ulteriore testimonianza della centralità che rivestono il percorso educativo e formativo rivolto alle giovani generazioni e lo sforzo costante che le istituzioni per prime sono chiamate a profondere per affermare i principi del vivere civile e il netto rifiuto del malaffare e di ogni logica di compromesso”.

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