Nove persone accusate di associazione mafiosa e una di concorso esterno. Sono in tutto dieci le persone arrestate dalla squadra mobile di Reggio Calabria, diretta da Francesco Rattà, nell’ambito dell’operazione “Cemetery Boss” di stamane.
Si tratta di Nicola Alampi, di 51 anni; Giuseppe Angelone, di 51 anni; Massimo Costante, di 37 anni; Natale Crisalli, di 62 anni; Salvatore Claudio Crisalli, inteso “Peppe”, di 50 anni; Francesco Giordano, di 55 anni; Roberto Puleo, di 55 anni; Rocco Richichi, di 40 anni (detenuto per altra causa); Demetrio Missineo, di 41 anni; Carmelo Manglaviti, di 66 anni (Dirigente Comunale Responsabile del Servizio Cimiteri del Comune di Reggio Calabria), tutti reggini. I primi nove sono accusati di associazione mafiosa per aver fatto parte, con ruoli diversi, della cosca Rosmini e Zindato operanti nei quartieri Modena, Ciccarello e San Giorgio Extra. Al dirigente del servizio cimiteri, invece, è contestato il delitto di concorso esterno in associazione mafiosa.
Si tratta di Nicola Alampi, di 51 anni; Giuseppe Angelone, di 51 anni; Massimo Costante, di 37 anni; Natale Crisalli, di 62 anni; Salvatore Claudio Crisalli, inteso “Peppe”, di 50 anni; Francesco Giordano, di 55 anni; Roberto Puleo, di 55 anni; Rocco Richichi, di 40 anni (detenuto per altra causa); Demetrio Missineo, di 41 anni; Carmelo Manglaviti, di 66 anni (Dirigente Comunale Responsabile del Servizio Cimiteri del Comune di Reggio Calabria), tutti reggini. I primi nove sono accusati di associazione mafiosa per aver fatto parte, con ruoli diversi, della cosca Rosmini e Zindato operanti nei quartieri Modena, Ciccarello e San Giorgio Extra. Al dirigente del servizio cimiteri, invece, è contestato il delitto di concorso esterno in associazione mafiosa.
Redazione Calabria 7