Reggio, “Molo di attracco nella rada Pentimele compromette aspetto urbanistico”

“Dopo il parere positivo espresso dal Ministero dell’Ambiente per la realizzazione, nella rada di Pentimele, di un molo di attracco per consentire alle società di navigazione private di traghettare i mezzi pesanti da Reggio Calabria al porto di Tremestieri di Messina, adesso è arrivato il parere positivo, sia pure con tante prescrizioni, del Ministero dei Beni Culturali. Si tratta di una notizia che suscita inevitabilmente reazioni di fondato timore perché nella malaugurata ipotesi questo progetto dovesse trovare concreta attuazione, oltre ai danni ambientali, la città di Reggio Calabria vedrebbe ulteriormente congestionato il traffico e compromesso l’aspetto urbanistico”.

E’ quanto dichiara il Presidente dell’Associazione “Cittadini per il Cambiamento”, Nuccio Pizzimenti che continua: “Per evitare il passaggio dei mezzi pesanti nella città di Villa San Giovanni è stato realizzato un progetto che prevede un nuovo approdo nella zona di Bolano e un polmone di stoccaggio nella zona Castelluccio, lontano dal centro abitato, capace di contenere un numero considerevoli di mezzi. Spostare il gommato pesante da Villa San Giovanni a Reggio Calabria vuol dire che gli stessi problemi che per anni hanno tormentato la comunità Villesse saranno trasferite alla città di Reggio. Sono anni che questo progetto si trova sui tavoli di Commissioni e Ministeri, mentre l’Amministrazione Comunale di Reggio Calabria si è limitata ad esprimere un diniego formale.

E’ quanto dichiara il Presidente dell’Associazione “Cittadini per il Cambiamento”, Nuccio Pizzimenti che continua: “Per evitare il passaggio dei mezzi pesanti nella città di Villa San Giovanni è stato realizzato un progetto che prevede un nuovo approdo nella zona di Bolano e un polmone di stoccaggio nella zona Castelluccio, lontano dal centro abitato, capace di contenere un numero considerevoli di mezzi. Spostare il gommato pesante da Villa San Giovanni a Reggio Calabria vuol dire che gli stessi problemi che per anni hanno tormentato la comunità Villesse saranno trasferite alla città di Reggio. Sono anni che questo progetto si trova sui tavoli di Commissioni e Ministeri, mentre l’Amministrazione Comunale di Reggio Calabria si è limitata ad esprimere un diniego formale.

Poichè alla città sono stati scippati strutture e servizi importanti come il Distretto Militare, l’Agenzia delle dogane e poi ancora l’Agenzia Nazionale dei Beni Sequestrati e Confiscati alla Criminalità organizzata, saremmo tentati di dire che Reggio Calabria sembra essere diventata una “città dove tutto è possibile”. Queste sono le conseguenze politiche di un Sindaco che ha pensato di poter gestire la città senza avere un’idea di città e senza individuare e realizzare progetti in grado di condurre la comunità reggina verso mete e traguardi ambiziosi. Un altro Sindaco, per difendere la città da questi “scippi”, avrebbe scatenato il putiferio invece il Sindaco Falcomatà ha scelto come strumento di reazione, l’indifferenza. Sul trasferimento dei mezzi pesanti alla rada di Pentimele, l’Amministrazione Comunale anziché esprimere dinieghi formali e manifestare la propria contrarietà attraverso comunicati stampa, avrebbe dovuto seguire la complessa vicenda passo passo e a tutti i livelli con più attenzione, vigore ed energia politica. Questo non è accaduto e le conseguenze disastrose per la città spuntano come funghi.

Qualora l’Amministrazione Comunale fosse riuscita a incentivare e sostenere con iniziative attente e articolate la vocazione turistica della rada di Pentimele, dove peraltro insistono numerosi strutture balneari e una vasta area (l’ex fiera agrumaria,) che potrebbe essere trasformata in un villaggio vacanze o polmone verde per la città oppure ospitare insediamenti sportivi, probabilmente il Ministero dei Beni Culturali avrebbe valutato diversamente la questione. Invece, lo stato di abbandono e di degrado in cui versa l’intera area, associata alla mancanza di iniziative destinate ad incentivare l’attività del porto cittadino per inserirlo dentro i circuiti virtuosi di una progettualità destinata a privilegiare l’aspetto commerciale e turistico, ha messo nelle condizioni le società private a realizzare un progetto alternativo a quello di Bolano in parte finanziato. In quasi cinque anni di Consiliatura il primo cittadino ha gestito il nulla e ora trova persino l’ardire di ricandidarsi alla guida della città alle prossime elezioni amministrative convinto che le responsabilità del degrado in cui versa la città non sono sue ma dei fantasmi del passato che aleggiano nella sua mente”, conclude Nuccio Pizzimenti.

Redazione Calabria 7

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