“Sino a quando i reggini dovranno aspettare, e continuare a vivere in una città letteralmente sepolta dai rifiuti?”. È la domanda che il presidente del movimento “La Calabria che vogliamo”, Giuseppe Nucera, ha rivolto al prefetto di Reggio Calabria, Massimo Mariani. “Pur rispettando il suo autorevole pensiero – scrive – crediamo che i cittadini di pazienza ne abbiano avuta sin troppa. I reggini sono esasperati, non hanno neanche più la forza di protestare, e si stanno assuefacendo all’idea di vivere in una città sepolta dai rifiuti”.
“Che sia un problema di sistema e strutturale – continua Nucera – non vi è dubbio. Allo stesso tempo però duole constatare che è un problema che si trascina da anni e che vede Reggio Calabria tristemente ‘svettare’ sulle altre città calabresi. La mia attività da imprenditore mi porta infatti a girare tutti i giorni per le strade calabresi, e posso assicurare che soltanto Reggio Calabria è ridotta in questo stato disastroso”.
“Che sia un problema di sistema e strutturale – continua Nucera – non vi è dubbio. Allo stesso tempo però duole constatare che è un problema che si trascina da anni e che vede Reggio Calabria tristemente ‘svettare’ sulle altre città calabresi. La mia attività da imprenditore mi porta infatti a girare tutti i giorni per le strade calabresi, e posso assicurare che soltanto Reggio Calabria è ridotta in questo stato disastroso”.
Il movimento “La Calabria che vogliamo” teme che dietro questa situazione “ci sia qualcosa di non chiaro”. “Crediamo sia arrivato il momento di indagare a fondo sull’emergenza rifiuti – prosegue Nucera – così da capire i motivi di un dramma ambientale e di civiltà che si trascina da troppo tempo”.
Nucera chiede al prefetto di “attivare i poteri sostitutivi, così come previsto in caso di inerzia dell’amministrazione” così da dare a Reggio Calabria la possibilità di liberarsi di questa situazione.