Regionali, Aiello: “Ripartire dai borghi e dai beni comuni”

video appello aiello

«Ripartire dai borghi e farlo sul serio e non come avrebbe dovuto e potuto fare in questi 5 anni Oliverio che invece si è limitato alla sola propaganda».

Il candidato alla presidenza della Regione Calabria con la coalizione civica del Movimento 5 stelle, Francesco Aiello interviene sul tema dei borghi e delle aree rurali. «Lo stato di totale abbandono e degrado della quasi totalità dei borghi calabresi è senza dubbio frutto di una politica scellerato di chi ha governato questa Regione negli anni. Finanziamenti a pioggia e nessun intervento strutturale in grado di risollevare e valorizzare l’immenso patrimonio costituito dai borghi, storicamente il baricentro socio-economico delle nostre aree rurali. Due esempi su tutti danno la misura dell’assoluta mancanza di visione e di concreta volontà di cambiare le cose da parte di chi ha governato fino ad oggi la Regione Calabria: il famoso bando da 100mila euro sulla valorizzazione dei borghi a cui è seguito un tour propagandistico, un bluff targato Oliverio che illudeva i sindaci di poter cambiare le sorti dei propri centri con poche migliaia di euro.

Il candidato alla presidenza della Regione Calabria con la coalizione civica del Movimento 5 stelle, Francesco Aiello interviene sul tema dei borghi e delle aree rurali. «Lo stato di totale abbandono e degrado della quasi totalità dei borghi calabresi è senza dubbio frutto di una politica scellerato di chi ha governato questa Regione negli anni. Finanziamenti a pioggia e nessun intervento strutturale in grado di risollevare e valorizzare l’immenso patrimonio costituito dai borghi, storicamente il baricentro socio-economico delle nostre aree rurali. Due esempi su tutti danno la misura dell’assoluta mancanza di visione e di concreta volontà di cambiare le cose da parte di chi ha governato fino ad oggi la Regione Calabria: il famoso bando da 100mila euro sulla valorizzazione dei borghi a cui è seguito un tour propagandistico, un bluff targato Oliverio che illudeva i sindaci di poter cambiare le sorti dei propri centri con poche migliaia di euro.

E mentre si promettevano risorse che mai sarebbero arrivate, la Regione registrava un forte ritardo con l’attuazione delle politiche di sviluppo delle aree interne.

Un importante investimento a valere sul Por 14-20 che poteva già essere in una fase attuativa e per il quale non si è nemmeno siglato alcun accordo territoriale e, di conseguenza, non sono stati pianificati gli investimenti a favore delle strategie regionali e nazionali per lo sviluppo delle aree interne. Oggi la Calabria si ritrova dunque un patrimonio enorme di terreni e fabbricati dimenticati, abbandonati, tuttavia dal grande potenziale se reinseriti sistemicamente nel circuito economico e sociale calabrese».

«Da qui ci proponiamo di partire – propone Aiello – da un capitale fisico d’impresa immediatamente disponibile per le attuali e future filiere economiche della regione. Un capitale che deve essere censito, recuperato e redistribuito a chi vuole fare impresa, a chi si vuole occupare di Beni Comuni e attraverso un Regolamento Regionale dei Beni Comuni sarà facilitato l’accesso al capitale fisico da parte di soggetti imprenditoriali, prevedendo misure di microcredito e vantaggi fiscali. E’ possibile ridisegnare lo sviluppo della Calabria partendo da un nuovo approccio al problema-risorsa dei borghi e noi sappiamo come fare» – conclude Aiello.

Redazione Calabria 7

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