“Non ci sono scuse e giustificazioni per chi ha disertato l’assemblea”. Il responsabile del Pd per il Mezzogiorno, Nicola Oddati, durante l’ultima assemblea provinciale del Pd di Cosenza, è stato inequivocabile.
Davanti ai tanti partecipanti presenti al San Francesco di Rende, gli assenti sono stati quelli maggiormente criticati dal vertice democratico, mentre la ricandidatura dell’attuale Governatore della Calabria, Mario Oliverio, si è decisamente rafforzata ed accreditata.
Dall’eurodeputato Andrea Cozzolino, al capogruppo in consiglio regionale Sebi Romeo, alla deputata Enza Bruno Bossio, sono tutti d’accordo sull’esperienza positiva di governo regionale, attestata dagli indici di crescita che la regione ha raggiunto nelle mani di Oliverio.
“In questi quattro anni – ha rimarcato Oddati – l’attività di governo di Mario Oliverio è stata assolutamente positiva e di cambiamento. Lo dicono i dati”.
“Siamo partiti con gli stivali nel fango – ha detto Oliverio – un fatto, però, è certo: oggi la Calabria non è più la regione “canaglia”, la Cenerentola di cinque anni fa”.
Non teme avversari in grado di metterlo in discussione il Governatore, che da Rende attacca anche Agazio Loiero.
“Chi vuole scendere in campo lo faccia, ci sono le Primarie” – ha spiegato – istituite proprio da Loiero.
Si profila, dunque, all’orizzonte un duello tra Oliverio e Loiero per determinare chi sarà il candidato Presidente alla prossime regionali.
Una situazione che, tuttavia, il presidente della Giunta regionale vede come vantaggiosa, rispetto alla confusione ed allo smembramento del centrodestra, che potrebbe presentarsi separatamente non essendo stata trovata la quadra su Mario Occhiuto, sia in Forza Italia, vedi dubbi catanzaresi e reggini, che nel resto della naturale coalizione che vede Lega e Fratelli d’Italia insistentemente in azione per ribadire che nulla è stato determinato.
Un ritardo che favorirebbe il centrosinistra, ma di suo, neppure quest’ultimo alla pratica è definito al suo interno.
Le prossime elezioni regionali sono, pertanto, in balia di situazioni e vicissitudini politiche mai apparse così confuse in passato.
Ecco perché il Movimento Cinque Stelle potrebbe approfittarne. Ma anche i Pentastellati non sembrano ancora decisi sul da farsi.
Colpa delle questioni di Governo, ma soprattutto dei numeri. Se alle Politiche ed alle Europee, infatti, M5S in Calabria si rivela forte, alle amministrative ed alle regionali fin qui ha tremendamente deluso.
Un fattore è certo: il malcontento dei calabresi. E d’innanzi uno scenario simile i più confusi sembrano essere proprio i cittadini.
A. M.
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