Dopo due rinvii causa pandemia (14 febbraio e 11 aprile) la Calabria si prepara al ritorno alle urne, per le elezioni regionali, tra il 15 settembre e il 15 ottobre. Si torna al voto dopo la morte di Jole Santelli (Forza Italia), scomparsa nell’ottobre dello scorso anno dopo solo otto mesi di lavoro alla presidenza della Regione.
Sui tavoli delle coalizioni ci sono già alcuni punti fermi, ma lo slittamento del voto in autunno ovviamente rende meno granitiche le certezze finora acquisite: in più, le nuove dinamiche politiche che si potrebbero delineare a Roma, dopo la nascita del governo delle larghissime intese guidato dal premier Mario Draghi, potrebbero ulteriormente rimescolare le carte. Così come le novità che si registrano nei vari partiti, a iniziare dal Pd, con l’elezione del nuovo segretario Enrico Letta che – secondo gli analisti politici – anche sui territori come la Calabria è destinata a dispiegare degli effetti, come una rinnovata spinta alla costruzione dell’alleanza con il Movimento 5 Stelle.
Luigi de Magistris al lavoro
Allo stato, in campo c’è solo un candidato: Luigi de Magistris, sindaco di Napoli, per anni magistrato in servizio a Catanzaro. Già siglata l’intesa con Carlo Tansi, ex capo della Protezione civile in Calabria, e già candidato a presidente della Regione nel 2020 con la coalizione Tesoro Calabria e un risultato vicino all’8%, de Magistris lavora ad una coalizione civica larga, che ha già avuto il sostegno di molti movimenti di sinistra e associazioni. Con lui anche Mimmo Lucano, l’ex sindaco di Riace diventato un simbolo nelle politiche di accoglienza dei migranti, che sarà capolista del progetto “Calabria Resistente e Solidale”. L’intesa è stata raggiunta in un incontro che ha visto la presenza di esponenti di associazione ‘La Cosa Pubblica’, Movimento per la Rinascita del Partito Comunista Italiano e l’Unità dei Comunisti, Potere al Popolo, Rifondazione Comunista Cosenza, Calabria Aperta, Sinistra Italiana, assieme a diversi esponenti del variegato mondo dell’attivismo sociale e della sinistra calabrese.
I due candidati in pectore
Ci sono poi altri due candidati in pectore: il capogruppo di Forza Italia alla Camera, Roberto Occhiuto (indicato dal suo partito), e il consigliere regionale del Pd, Nicola Irto (anche lui indicato dal suo partito alla coaliione). E proprio sul piano delle coalizioni, però, ancora il quadro non è delineato. Per quanto riguarda il centrodestra, Forza Italia, alla quale secondo gli accordi nazionali con gli alleati spetta la scelta del candidato governatore, ha indicato Occhiuto, ma sul suo nome non si sono ancora ufficialmente espressi né la Lega di Matteo Salvini né Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni: salviniani e meloniani infatti rimandano ogni decisione al tavolo romano e intanto fanno intendere di essere pronti anch’essi a esprimere un potenziale candidato. Trattative aperte anche nel campo del centrosinistra, che peraltro si è sgranato dopo la discesa in campo di de Magistris: il Pd ha indicato come candidato governatore Irto, “astro nascente” dei dem calabresi, ma anche qui il perimetro della coalizione non è ancora definito. Il Pd, anche per le Regionali in Calabria, ha già avviato un fitto dialogo con il Movimento 5 Stelle, ma al momento non c’è un accordo chiuso con i pentastellati, la cui base guarda in realtà con maggiore trasporto all’opzione de Magistris.
A molti osservatori politici non è sfuggito il passaggio del neo segretario nazionale del Pd Letta all’atto dell’investitura sulla necessità di cementare il rapporto con il Movimento 5 stelle, e questo potrebbe dare nuovo impulso all’interlocuzione tra democrat e M5s per le Regionali in Calabria. Nelle prossime settimane si capirà in che modo la situazione si evolverà: per il momento, il quadro politico calabrese resta un cantiere aperto. Ma in attesa di ulteriori novità, il candidato de Magistris annuncia candidature, presenta i simboli delle liste e lavora sul programma. Una campagna elettorale in piena regola, con tutti i limiti imposti dalla pandemia, in attesa della discesa in campo degli atri aspiranti presidenti, oggi fermi ai box.