Regionali e inchieste, De Caprio: “I partiti non hanno strumenti per contrastare infiltrazioni” (VIDEO)

Il presidente della commissione regionale contro la 'ndrangheta Antonio De Caprio: "Occhiuto candidato a governatore? Designazione di spessore"

di Bruno Mirante – La Calabria è una terra meravigliosa, dobbiamo essere bravi a dirlo anche all’esterno, tuttavia è una terra che vive, nell’immaginario nazionale e non solo, sotto la cappa della ‘ndrangheta. Una cappa che possiamo sconfiggere, nel lungo periodo, cambiando la mentalità e la cultura dei calabresi mentre, nel breve termine, abbiamo la necessità di una maggiore presenza da parte dello Stato. Abbiamo visto l’ottimo lavoro portato avanti dalle procure e da magistrati come Pierpaolo Bruni, Giovanni Bombardieri e Nicola Gratteri, ma tutto questo lavoro non basta: bisogna aumentare i presidi di legalità, bisogna incrementare la disponibilità di uomini e mezzi. E’ quanto dichiara ai microfoni di Calabria 7 Antonio De Caprio, capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale e presidente della commissione regionale contro la ‘ndrangheta. Lo abbiamo raggiunto per tracciare un bilancio dell’attività svolta dall’organismo consiliare, seppur in contesto di prorogatio e più in generale di emergenza sanitaria.

Quando ho assunto il ruolo di presidente della commissione  – ha affermato De Caprio –  abbiamo vissuto un periodo dedicato alla comprensione della materia e in particolare alla legge regionale contro la ‘ndrangheta del 2018. Vagliata la legge, ci siamo accorti della sua quasi totale inapplicabilità. Da qui, vi è stata una audizione del dirigente del dipartimento Legalità a cui ne seguirà un’altra che sarà utile a comprendere cosa la burocrazia regionale abbia messo in campo per colmare tutte le criticità che sono state riscontrate.

Quando ho assunto il ruolo di presidente della commissione  – ha affermato De Caprio –  abbiamo vissuto un periodo dedicato alla comprensione della materia e in particolare alla legge regionale contro la ‘ndrangheta del 2018. Vagliata la legge, ci siamo accorti della sua quasi totale inapplicabilità. Da qui, vi è stata una audizione del dirigente del dipartimento Legalità a cui ne seguirà un’altra che sarà utile a comprendere cosa la burocrazia regionale abbia messo in campo per colmare tutte le criticità che sono state riscontrate.

De Caprio rivendica, inoltre, il percorso tracciato insieme alla compianta presidente Santelli relativo all’impegno della commissione nelle scuole e nella diffusione della cultura antimafia in ossequio al Psla (Piano speciale legalità, antiracket e antiusura 2021-2022) approvato dalla commissione guidata da De Caprio con l’obiettivo di agevolare percorsi di cittadinanza attiva ed educazione civica mediante la promozione e la stipula di convenzioni con le scuole e le università calabresi, gli ordini ed i collegi professionali, le organizzazioni sindacali, le cooperative sociali e le associazioni.

Verso la composizione delle liste: “La politica non ha strumenti”

In merito alle recenti inchieste delle procure antimafia che hanno interessato diversi esponenti istituzionali eletti nella legislatura in corso e in vista delle elezioni regionali, De Caprio lamenta l’assenza di strumenti efficaci in capo ai partiti impegnati nella composizione delle liste: Io credo che la politica non abbia strumenti per contrastare eventuali infiltrazioni nel sistema istituzionale, è come se vi fosse un muro tra quello di cui la politica è a conoscenza e quella che poi è la realtà. Ci sono state diverse indagini che hanno interessato esponenti politici, noi siamo garantisti e aspetteremo i vari gradi di giudizio per comprendere la veridicità di quanto viene contestato agli indagati, resta il fatto che la politica deve interrogarsi sulla propria mission per colmare quello scollamento che appare sempre più ampio con l’elettorato e con i cittadini in generale.

Per rilanciare la Calabria secondo De Caprio è necessaria un’assunzione generale di responsabilità che parta dallo Stato anche in riferimento al debito sanitario che “dopo 11 anni nessun commissario governativo è stato in gradi di far rientrare”.

Occhiuto candidato presidente? “Designazione di spessore”

Il capogruppo di Forza Italia si è soffermato inoltre sulle questioni politiche in vista delle elezioni per il rinnovo del Consiglio regionale: Quella di Roberto Occhiuto è una designazione di spessore, di qualità e di esperienza. La sua nomina a capogruppo dei deputati forzisti è motivo d’orgoglio per tutta la Calabria – ha osservato –  e dà nuovo impulso all’attività politica del partito regionale.

Alla domanda se Antonio De Caprio sarà in campo alle prossime regionali, la risposta non lascia spazio a interpretazioni: Assolutamente si, ci rimetteremo al vaglio degli elettori consapevoli che avremmo voluto fare molto di più. Portiamo un bagaglio importante, quello ereditato dagli otto mesi eccezionali del presidente Santelli che ha avuto la capacità di far ricredere l’intera regione sul potenziale della nostra terra. La Calabria non è solo ‘ndrangheta – ha concluso De Caprio – e il fenomeno criminale si combatte anche valorizzando quelle buone pratiche che in questa terra ci sono e sono numerose.

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