Regionali, I Quartieri: “Forzare la data delle elezioni è da irresponsabili”

De Magistris

“Giorno 21 ottobre 2020, in qualità di Associazione “I Quartieri”, avevamo scritto direttamente al Presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte per chiedere, anzitempo, lo slittamento della consultazione elettorale per il rinnovo del Consiglio regionale della Calabria alla prossima primavera. Oggi, a margine del decreto emanato dal presidente f.f. della Regione Calabria Nino Spirlì, che fissa per il prossimo 14 febbraio 2021 la data per le elezioni regionali, nonostante si sarebbe potuto indicare un data differita in una forbice più ampia, questa nostra richiesta assume valore di tutela della salute pubblica, nella considerazione della pandemia Covid-19 in atto”. E’ quanto afferma Antonio Nisticò, coordinatore cittadino dell’Associazione “I Quartieri”.

“Non c’è assolutamente violazione del diritto al voto – continua Nisticò – e quindi dell’impianto democratico nel proporre lo slittamento della data della consultazione elettorale, quando diventa preminente la difesa della salute dei cittadini, soprattutto se la Regione Calabria resta ancora oggi in zona arancione, solo perché viene valutata ad alto rischio per una situazione non valutabile del rischio, questo è quanto affermano il Ministero della Salute e l’Istituto Superiore di Sanità. Non sfugge a nessuno che una terza ondata di ritorno del Covid-19 è un rischio possibile e non valutabile in Calabria, dove il contesto sanitario territoriale è assolutamente in crisi e frammentato nella risposta.

“Non c’è assolutamente violazione del diritto al voto – continua Nisticò – e quindi dell’impianto democratico nel proporre lo slittamento della data della consultazione elettorale, quando diventa preminente la difesa della salute dei cittadini, soprattutto se la Regione Calabria resta ancora oggi in zona arancione, solo perché viene valutata ad alto rischio per una situazione non valutabile del rischio, questo è quanto affermano il Ministero della Salute e l’Istituto Superiore di Sanità. Non sfugge a nessuno che una terza ondata di ritorno del Covid-19 è un rischio possibile e non valutabile in Calabria, dove il contesto sanitario territoriale è assolutamente in crisi e frammentato nella risposta.

La stessa risposta piccata che ha dato lo stesso presidente Spirlì, quando commentando l’azione di Gino Strada di Emergency, ha detto “che la Calabria non è Beirut”, solo perché sono stati messi in funzione gli ospedali da campo dell’Esercito Italiano. Purtroppo le evidenze dicono il contrario ed in parte legittimano le parole di Spirlì in senso contrario, perché in Calabria la risposta sanitaria in tema di Covid-19 è perfettamente assente e la forzatura politica di portare i cittadini calabresi alle urne, magari in piena pandemia resta un azzardo ed un atto di conclamata irresponsabilità. E’ per questo – conclude Nisticò – che ribadiamo la nostra volontà, quella responsabile che tiene in conto il valore della vita della popolazione, nel chiedere lo spostamento delle prossime elezioni regionali in primavera, alla prima finestra utile nei mesi di aprile o maggio”.

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