(D.C.) – Quanto scrive il Giornale stamattina sulle prossime Regionali in Campania e Calabria conferma quanto da noi detto finora: a livello locale non c’è spazio per alcuni volti noti di Catanzaro che dovranno dunque rinegoziare la loro posizione o meglio far scattare il piano B, perché la partita è chiusa.
Il quotidiano berlusconiano, a proposito di Capitan Matteo Salvini, ribadisce infatti che sarebbe contrario alla ricandidatura dell’ex governatore Stefano Caldoro in Campania, perché battuto da Vincenzo De Luca. Ci chiediamo retoricamente come potrebbe allora propugnare per la Calabria, pur ricorrendo al più abile degli equilibrismi lessicali, i già sconfitti Sergio Abramo (dato invece in pole da molti giornalisti calabresi a differenza nostra) e Wanda Ferro (per la verità più un astuto ‘diversivo’, che una concreta opzione, il suo nome) per un altro contesto territoriale.
Il quotidiano berlusconiano, a proposito di Capitan Matteo Salvini, ribadisce infatti che sarebbe contrario alla ricandidatura dell’ex governatore Stefano Caldoro in Campania, perché battuto da Vincenzo De Luca. Ci chiediamo retoricamente come potrebbe allora propugnare per la Calabria, pur ricorrendo al più abile degli equilibrismi lessicali, i già sconfitti Sergio Abramo (dato invece in pole da molti giornalisti calabresi a differenza nostra) e Wanda Ferro (per la verità più un astuto ‘diversivo’, che una concreta opzione, il suo nome) per un altro contesto territoriale.
Ergo, la sensazione è che il sindaco di Cosenza Mario Occhiuto – o al massimo suo fratello Roberto – possano essere i soli davvero in lizza con buona pace di chi si è fino all’ultimo illuso di poter evitare l’inevitabile. Ma adesso è caccia ai super premi di consolazione quali vicepresidenza, qualche società in house et similia.