di Bruno Mirante – Il day after della grande ammucchiata virtuale delle forze politiche e sociali alternative al centrodestra, promossa la commissario regionale del Pd Stefano Graziano, si è aperto con un duro scontro tra l’emissario di Zingaretti in Calabria e il leader del movimento Tesoro Calabria, Carlo Tansi. Quest’ultimo, infatti, dopo aver declinato l’invito del Pd, ha annunciato che entro domani svelerà il nome del candidato a presidente sostenuto dalle tre liste che comporranno la coalizione che alle passate consultazioni ha raggiunto l’8% dei consensi. L’urgenza di dover raccogliere le firme per presentare le candidature è stata utilizzata come pretesto da Tansi per prendere le distanze da un partito che già diversi mesi orsono lo aveva avvicinato proponendogli un percorso condiviso verso le regionali, salvo poi imporre la necessità di individuare un profilo politico alla guida del progetto. Già perché se da una parte la riunione che si è svolta ieri (tra i presenti Nico Stumpo di Leu, Silvia Vono per Italia Viva, Angelo Broccolo per Sinistra Italiana, Graziano Di Natale per “Io resto in Calabria”, Mattia Sartori e Jasmine Cristallo delle Sardine, Nicola Fiorita per Calabria Aperta, Giuseppe Campana per i Verdi, Carlo Piroso per il Movimento europeo Repubblicano) ha avuto l’obiettivo dichiarato di costruire, nel breve tempo a disposizione in vista del voto, un fronte largo e trasversale per provare a battere il centrodestra, chi guida i processi, vale a dire il Partito democratico, al proprio interno lavora all’individuazione di un profilo “politico” che teoricamente mal si concilia con la volontà di rinnovamento sollevata da più parti nel corso della riunione virtuale da parte dei tanti che chiedono un candidato di superamento. Nell’incontro di Gizzeria, passato alle cronache più per i mal di pancia degli esclusi che per quanto sia stato deciso, infatti, era stata ribadita la necessità di puntare su un esponente del partito dopo la fallimentare esperienza della candidatura di Pippo Callipo e i nomi sul tavolo sono sempre quelli di Antonio Viscomi e Nicola Irto.
Intanto lo scontro tra Graziano e Tansi si fa sempre più duro. Ad accendere la miccia c’ha pensato l’ex direttore della protezione civile regionale che, come al solito, non ha usato giri di parole: “Al Pd in Calabria – scrive sui social – non interessa battere la destra per invertire la rotta della nostra terra. Al Pd non gliene frega niente delle sorti della nostra terra. Vuole riproporre i vecchi matusalemme che pensano solo a essere rieletti. Con il suo inquietante commissario Graziano, avrà già stretto accordi con gli esponenti della destra del PUT (Partito Unico della Torta) per avere una bella fetta di torta nella prossima legislatura regionale”.
Intanto lo scontro tra Graziano e Tansi si fa sempre più duro. Ad accendere la miccia c’ha pensato l’ex direttore della protezione civile regionale che, come al solito, non ha usato giri di parole: “Al Pd in Calabria – scrive sui social – non interessa battere la destra per invertire la rotta della nostra terra. Al Pd non gliene frega niente delle sorti della nostra terra. Vuole riproporre i vecchi matusalemme che pensano solo a essere rieletti. Con il suo inquietante commissario Graziano, avrà già stretto accordi con gli esponenti della destra del PUT (Partito Unico della Torta) per avere una bella fetta di torta nella prossima legislatura regionale”.
Tansi tuttavia lancia l’appello agli attivisti del Movimento 5 stelle che non vedono di buon grado l’ “accorduni” con il Pd. “Mentre i vertici del Movimento 5 Stelle si avviano verso l’inciucio con il PD, – prosegue – i dignitosi attivisti di tutta la sua base hanno capito tutto il giochetto e rumoreggiano sempre più forte per far saltare questa ignobile farsa. Sto con voi perché siete nel giusto”. Non si è fatta attendere la replica di Graziano: “Carlo Tansi scenda dal piedistallo su cui è salito e torni nella realtà. Tralascio le offese, le allusioni perché credo non interessino i calabresi. Mi hanno insegnato che gli assenti hanno sempre torto. Ieri abbiamo iniziato un percorso, non facile, ed una cosa è certa: ci sono le condizioni per creare un campo largo per battere la destra e cambiare la Calabria. C’erano tutti, Tansi no, forse preoccupato dalla rinuncia che dovrebbe fare per mettersi in gioco e partecipare. I personalismi – conclude il commissario – vanno messi da parte, il Pd con grande senso di responsabilità è impegnato a costruire, nel segno del rinnovamento, del cambiamento e dei contenuti programmatici”.
Intanto la coalizione del centrosinistra allargata al Movimento 5 Stelle si riunirà mercoledì con l’obiettivo di individuare il profilo del candidato e di definire la composizione delle liste elettorali.
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