Il profilo “riformista” e “territoriale” da contrapporre al populismo di De Magistris e Tansi per il Partito Democratico calabrese risponde al nome di Nicola Irto: sarà lui il candidato a presidente del centrosinistra alle elezioni di aprile. La decisione è arrivata nel corso della riunione tenutasi nella serata di ieri a Lamezia Terme, alla presenza del commissario regionale del partito, Stefano Graziano, dei consiglieri regionali, dei parlamentari, dei segretari provinciali, del sindaco della Città metropolitana di Reggio, Giuseppe Falcomatà, e del presidente della Provincia di Cosenza, Franco Iacucci. La coalizione di centrosinistra aveva già assegnato al Pd il compito di indicare il candidato per le prossime consultazioni regionali, che dovranno eleggere il successore di Jole Santelli.
Irto, che attualmente ricopre la carica di vicepresidente del Consiglio regionale, ha chiesto un giorno di riflessione prima di accettare la designazione, anche se tutto lascia pensare che accetterà la sfida. Alle passate consultazioni regionali Irto è risultato il consiglieri più votato della lista più votata, quella del Partito democratico. Il suo nome circola ormai da mesi e risponde alla necessità più volte evidenziata dalla segreteria nazionale dei dem dopo la fallimentare “operazione Callipo” di puntare su una candidatura “politica”. La scelta tuttavia potrebbe non rispondere ai desiderata dei principali alleati del Pd, quel Movimento 5 stelle calabrese che guarda con grande interesse alla figura di De Magistris.
Irto, che attualmente ricopre la carica di vicepresidente del Consiglio regionale, ha chiesto un giorno di riflessione prima di accettare la designazione, anche se tutto lascia pensare che accetterà la sfida. Alle passate consultazioni regionali Irto è risultato il consiglieri più votato della lista più votata, quella del Partito democratico. Il suo nome circola ormai da mesi e risponde alla necessità più volte evidenziata dalla segreteria nazionale dei dem dopo la fallimentare “operazione Callipo” di puntare su una candidatura “politica”. La scelta tuttavia potrebbe non rispondere ai desiderata dei principali alleati del Pd, quel Movimento 5 stelle calabrese che guarda con grande interesse alla figura di De Magistris.
L’unità delle forze di governo (oramai tramontata) posta di grillini calabresi come condizione imprescindibile per un eventuale sostegno all’ex pm di Catanzaro, potrebbe risentire dei mutamenti politici in atto scaturiti dalla crisi di governo. La prossima mossa, dunque, spetta ai pentastellati e alle forze civiche che si riconoscono nel centrosinistra, sostenere Irto o lasciarsi attrarre dalle “sirene arancioni”, questo è il dilemma. (bru. mir.)