Regionali, Occhiuto candidato per il centrodestra: “Sono pronto, io ho scelto la Calabria”

"Dimostreremo che la Calabria non è una terra ingovernabile e che i calabresi sono cittadini di serie A come quelli delle altre"
Il capogruppo di Forza Italia alla Camera: "Gratteri svolge una fondamentale azione contro la ‘ndrangheta e per la legalità"

“Sono onorato per la decisione della coalizione di centrodestra che mi ha voluto indicare come candidato unitario per la presidenza della Regione Calabria. Ringrazio per la fiducia che stanno riponendo in me il presidente del mio partito, Forza Italia, Silvio Berlusconi, il coordinatore nazionale, Antonio Tajani, la responsabile dei rapporti con gli alleati, Licia Ronzulli, e il coordinatore regionale azzurro in Calabria, Giuseppe Mangialavori. Ringrazio ovviamente anche i leader di Lega e Fratelli d’Italia, Matteo Salvini e Giorgia Meloni, e gli amici delle altre formazioni della nostra area politica”. Così Roberto Occhiuto, candidato del centrodestra alla presidenza della Regione Calabria. “Sono capogruppo alla Camera dei deputati di un grande partito, in tanti negli ultimi mesi mi hanno chiesto se fossi davvero convinto di lasciare un incarico nazionale così prestigioso per cimentarmi in questa difficile sfida. Ma io – riprende il presidente dei deputati FI – ho scelto da tempo, ho scelto la Calabria. Sono pronto sin da subito a lavorare, con abnegazione e con entusiasmo, per una campagna elettorale che si preannuncia lunga ed appassionante. Da domani sarò impegnato per raggiungere questo obiettivo, per vincere le prossime elezioni regionali. Ce la faremo. Dimostreremo che la Calabria non è una terra ingovernabile e che i calabresi sono cittadini di serie A come quelli delle altre Regioni. Cittadini che chiedono opportunità, che vogliono essere messi nelle condizioni di lavorare e prosperare esaltando le bellezze e le ricchezze del nostro territorio. Una Calabria migliore è possibile. Faremo conoscere all’Italia intera – conclude – una Calabria che nessuno si aspetta”.

“La Calabria è una terra bellissima, con tante risorse, certo con grandi problemi, a cominciare dal cancro della ‘ndrangheta che va estirpato. Ma ha tante risorse, ha tanti giovani straordinari, ha tante persone che si alzano la mattina presto per andare a lavorare. Meritano una Calabria migliore” – ha detto ancora Occhiuto in un video pubblicato sulla sua pagina facebook. Nel video Occhiuto spiega che “in queste settimane tanti venivano da me a dirmi ‘chi te lo fa fare, sei capogruppo di Forza Italia, forse potrai fare il ministro, chi te lo fa fare ad andare in Calabria’. Io dicevo ‘no, voglio tornare in Calabria per restituire ai calabresi la possibilità di sentirsi cittadini di serie A come quelli di altre regioni”. “A Roma – prosegue il candidato governatore per il centrodestra – ci tornerò, ma ci tornerò per battere i pugni, per utilizzare le relazioni che che ho costruito in questi mesi, nell’interesse della Calabria e dei calabresi, per dimostrare che ci può essere un buon governo in Calabria, una classe dirigente di qualità e che la Calabria non è una regione di serie B. E poi – sostiene Occhiuto – in Calabria ci sono nato, conosco la Calabria, conosco i calabresi, conosco quello di cui capaci i calabresi, e anzi facciamolo vedere a tutti”. Occhiuto aggiunge: “Pensano dovunque che la Calabria sia ingovernabile, ma non è vero che la Calabria è ingovernabile. La Calabria è una terra bellissima, con tante risorse, certo, con grandi problemi, a cominciare dal cancro della ‘ndrangheta che va estirpato. Ma – conclude il candidato del centrodestra alla presidenza della Regione – ha tante risorse, ha tanti giovani straordinari, ha tante persone che si alzano la mattina presto per andare a lavorare. Meritano una Calabria migliore. Una Calabria migliore è possibile, dimostreremo al Paese che c’è una Calabria che il Paese non si aspetta”.

“La Calabria è una terra bellissima, con tante risorse, certo con grandi problemi, a cominciare dal cancro della ‘ndrangheta che va estirpato. Ma ha tante risorse, ha tanti giovani straordinari, ha tante persone che si alzano la mattina presto per andare a lavorare. Meritano una Calabria migliore” – ha detto ancora Occhiuto in un video pubblicato sulla sua pagina facebook. Nel video Occhiuto spiega che “in queste settimane tanti venivano da me a dirmi ‘chi te lo fa fare, sei capogruppo di Forza Italia, forse potrai fare il ministro, chi te lo fa fare ad andare in Calabria’. Io dicevo ‘no, voglio tornare in Calabria per restituire ai calabresi la possibilità di sentirsi cittadini di serie A come quelli di altre regioni”. “A Roma – prosegue il candidato governatore per il centrodestra – ci tornerò, ma ci tornerò per battere i pugni, per utilizzare le relazioni che che ho costruito in questi mesi, nell’interesse della Calabria e dei calabresi, per dimostrare che ci può essere un buon governo in Calabria, una classe dirigente di qualità e che la Calabria non è una regione di serie B. E poi – sostiene Occhiuto – in Calabria ci sono nato, conosco la Calabria, conosco i calabresi, conosco quello di cui capaci i calabresi, e anzi facciamolo vedere a tutti”. Occhiuto aggiunge: “Pensano dovunque che la Calabria sia ingovernabile, ma non è vero che la Calabria è ingovernabile. La Calabria è una terra bellissima, con tante risorse, certo, con grandi problemi, a cominciare dal cancro della ‘ndrangheta che va estirpato. Ma – conclude il candidato del centrodestra alla presidenza della Regione – ha tante risorse, ha tanti giovani straordinari, ha tante persone che si alzano la mattina presto per andare a lavorare. Meritano una Calabria migliore. Una Calabria migliore è possibile, dimostreremo al Paese che c’è una Calabria che il Paese non si aspetta”.

La biografia: dagli esordi a leader di centrodestra

Da “enfant prodige” della politica calabrese a leader nazionale del centrodestra, dalla Calabria a Roma e di nuovo in Calabria. È questa la traiettoria di Roberto Occhiuto, capogruppo di Forza Italia alla Camera designato quale candidato alla presidenza della Regione Calabria. Occhiuto ha scalato in fretta tutte le tradizionali tappe che scandiscono una carriera politica partendo da giovanissimo e non fermandosi più. A 24 anni infatti Occhiuto, classe 1969, cresciuto nella Dc e forgiato poi nelle varie sigle della diaspora democristiana, è già consigliere comunale nella sua città, Cosenza, il suo primo ruolo in politica dopo promettenti esordi imprenditoriali ed editoriali. Occhiuto, giornalista pubblicista, appena terminati gli studi in economia, era infatti diventato direttore generale del network Media TV, che raggruppava alcune emittenti televisive calabresi, ma ben presto la politica assorbirà tutte le sue attenzioni. Nel 2020, a poco più di 30 anni, entra con Forza Italia in Consiglio regionale, nella maggioranza di centrodestra guidata dal magistrato Giuseppe Chiaravalloti. A palazzo Campanella Occhiuto siederà anche nella legislatura successiva, dopo aver riportato alle elezioni 2005 oltre 16mila preferenze ma non più con Forza Italia bensì con l’Udc. Occhiuto infatti aveva “strappato” dal partito azzurro nel 2002 in polemica con i vertici calabresi di Forza Italia, aderendo al Ccd di Pierferdinando Casini, poi diventato Udc. Alla Regione Occhiuto diventerà anche vicepresidente del Consiglio ma i tempi per lui sono ormai maturi per il salto al Parlamento: nel 2008 così viene eletto per la prima volta deputato con l’Udc. L’anno successivo, nel 2009 si candida alla presidenza della Provincia di Cosenza, riportando il 10,4% per poi sostenere al ballottaggio il candidato del centrodestra Pino Gentile, successivamente sconfitto al secondo turno. Alle elezioni politiche del 2013 Occhiuto è di nuovo candidato alla Camera con l’Udc, ma in seconda posizione dopo Lorenzo Cesa che, eletto in più Regioni, opta per la Calabria: Occhiuto quindi a fine 2013 lascia l’Udc per tornare alla “casa madre” di Forza Italia. Rientra quindi alla Camera nel 2014 dopo l’elezione di Cesa all’Europarlamento: in questa legislatura Occhiuto verrà eletto vicepresidente del gruppo di Forza Italia. Grazie al suo radicamento, Occhiuto creerà una forte dinastia politica con il fratello Mario Occhiuto, sindaco da Cosenza nel 2011 fino a oggi. Inoltre, ben presto Occhiuto riprende a scalare i vertici del partito di Forza Italia, soprattutto a livello regionale, rivestendo per anni il ruolo di vice della sua amica Jole Santelli, coordinatrice regionale. Alle Politiche del 2018 è rieletto deputato con Forza Italia nella circoscrizione Calabria, e viene riconfermato vicepresidente vicario del gruppo di Forza Itali: con l’ingresso di Maria Stella Gelmini nel governo Draghi quale ministro agli Affari regionali Occhiuto diventa, su indicazione diretta di Silvio Berlusconi, capogruppo facente funzioni di Forza Italia alla Camera, ma dichiara fin da subito che si tratterà di un incarico a tempo, perché il suo obiettivo – dice – è quello di contribuire al riscatto della Calabria correndo per la presidenza della Regione, alla cui carica gli azzurri lo designano in modo da garantire la continuità con l’esperienza della Santelli, interrotta anticipatamente per la prematura scomparsa della governatrice, avvenuta il 15 ottobre scorso. E da oggi Occhiuto è ufficialmente il candidato del centrodestra alla presidenza della Regione Calabria.

Regionali, Occhiuto candidato per il centrodestra: “La ‘ndrangheta è un cancro da estirpare”

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