(D.C.) – La politica in movimento, alle porte del nuovo anno, e non potrebbe essere altrimenti, perché il countdown delle elezioni segna un meno 30 (giorni naturalmente) alle elezioni del 26 gennaio e oggi si stanno depositando le liste negli uffici giudiziari competenti.
Ma dai sorrisi stampati, utili per le foto con i giornalisti, di molti di coloro che presentano le liste non traspare la preoccupazione per il futuro. Ad esempio quella relativa al futuro di molti esponenti dei vari partiti, colpiti da inchieste giudiziarie che dovranno a vario titolo ‘dimostrare la loro innocenza’ e quindi riabilitarsi potendo così eventualmente proporsi di nuovo al giudizio dell’elettorato.
Ma dai sorrisi stampati, utili per le foto con i giornalisti, di molti di coloro che presentano le liste non traspare la preoccupazione per il futuro. Ad esempio quella relativa al futuro di molti esponenti dei vari partiti, colpiti da inchieste giudiziarie che dovranno a vario titolo ‘dimostrare la loro innocenza’ e quindi riabilitarsi potendo così eventualmente proporsi di nuovo al giudizio dell’elettorato.
Ma non è finita qui, perché se il centrosinistra ha iniziato un’operazione di rinnovamento (anche se iniziale) con tutte le incognite del caso, il centrodestra si dibatte ancora fra divisioni interne e conflitti striscianti per la supremazia.
Fatto sta, però, che è meglio litigare, o comunque affrontare i problemi, da vincenti (avrebbe detto negli anni Ottanta il comico Catalano) invece di dover fare ragionamenti complessi dalle fila della minoranza. Ecco allora che il successo, mai come adesso, diventa prezioso.