Regionali, Puccio (Pd): “Il 26 gennaio deve rappresentare la svolta”

Giovanni Puccio

“La Calabria è attesa da un periodo particolarmente delicato e importante. La competizione elettorale regionale che, di fatto, si è già aperta non rappresenta, infatti, solo una disputa di carattere politico, è molto di più”. Lo scrive, in una nota, Giovanni Puccio, Responsabile organizzativo PD Calabria.

“Il PD e il centrosinistra hanno da tempo avviato una fase di profonda riflessione che ha condotto, in linea con quanto si sta verificando anche in campo nazionale, ad una fase di confronto con ampi settori della società civile che, richiamandosi a valori istituzionali e democratici comuni, intende proporre una visione politica del Paese e della Regione totalmente alternativo a quello dello schieramento di destra.

“Il PD e il centrosinistra hanno da tempo avviato una fase di profonda riflessione che ha condotto, in linea con quanto si sta verificando anche in campo nazionale, ad una fase di confronto con ampi settori della società civile che, richiamandosi a valori istituzionali e democratici comuni, intende proporre una visione politica del Paese e della Regione totalmente alternativo a quello dello schieramento di destra.
Rivendichiamo, infatti, il diritto a contrastare ogni azione politica che tenda a restringere gli spazi democratici, a ridurre i diritti di cittadinanza, a fare del messaggio politico un’arma da utilizzare per indicare nel nemico colui che la pensa diversamente, ad utilizzare ogni forma di pressione psicologica che alimenti insicurezza e paura, a rinchiudersi nel proprio ristretto ambito territoriale, alla visione di una società chiusa, rancorosa, ripiegata su se stessa e cieca rispetto ai cambiamenti epocali che sono già in atto.

Se i messaggi che a livello nazionale giungono dalla destra sono indubbiamente questi, pure in Calabria si sta cercando di cavalcare tali negative pulsioni costruendo, nel contempo, uno schieramento composto dalle solite facce, magari imbellettate con altri simboli, che ripropongono per l’ennesima volta uno schema vecchio che punta alla mera spartizione personale di postazioni ma che, com’è del tutto evidente, non ha alcun programma concreto per affrontare e governare le tante criticità di una regione complessa come la nostra.

Noi sosteniamo, invece, che la nostra terra ha tutte le risorse umane, le competenze, la passione e la credibilità per risalire la china e distinguersi per efficienza e risultati. Ne siamo profondamente convinti e, come dimostra il consenso unanime che si sta concretizzando intorno a Pippo Callipo, il messaggio è già passato nell’opinione pubblica.

E’ per questo che la sfida del 26 gennaio non può essere vissuta in maniera retorica ma deve rappresentare il momento di svolta e di scelta tra due visioni alternative del presente e del futuro di questa regione.
Noi contrapponiamo alla paura del nuovo la speranza, alla spartizione di potere la condivisione di un progetto di rigenerazione che punti sullo sviluppo ancorato alla trasparenza amministrativa che si puntella con il rispetto della legalità, alla solite candidature un rinnovamento evidente di persone impegnate e credibili, ai voltagabbana la coerenza e la militanza politica.

Ognuno, riteniamo sia giunto il momento, deve fare la sua parte e deve sentirsi protagonista di un cambiamento che oggi è davvero possibile. Confortano, come sempre, le parole di Mons. Vincenzo Bertolone che devono essere da stimolo per tutti coloro che “si girano dall’altra parte” o si adattano fare una “scelta accorta e poco rischiosa”. Condividiamo in pieno, quindi, il suo messaggio che ci esorta a sentirci protagonisti e al servizio delle persone e, quindi, dell’intera società calabrese.

Una società, che a partire dai nostri splendidi giovani, sta mandando segnali incoraggianti di risveglio e vitalità che non devono essere delusi ma alimentati con la coerenza politica e la credibilità personale dei candidati per continuare ad occupare in maniera democratica e virtuosa ogni spazio utile per contribuire, ognuno per il proprio ruolo, alla crescita complessiva della nostra terra.

Redazione Calabria 7

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