Lettera aperta di Antonio Argentino, Docente universitario presso l’UNICAl e sindaco del comune di San Fili, al segretario Pd Zingaretti in merito alle prossime regionali. Una sorta di difesa nei confronti di Mario Oliverio, sempre sostenuto da Argentino.
“Caro compagno Segretario,
“Caro compagno Segretario,
mi onoro di appartenere al popolo della sinistra fin dal 1968, dopo la prima tessera della FGCI ho attraversato tutte le evoluzioni che quel popolo ha compiuto fino all’attuale PD. Non mi sono mai vergognato di questa appartenenza, oggi però qualcosa è cambiato. Ascoltando le dichiarazioni del Commissario Regionale del PD calabrese Graziano con le quali ha posto il veto alla candidatura di Mario Oliverio alle prossime elezioni regionali, per la prima volta, ho provato vergogna. Non perché si pongono veti, in politica ci sono sempre stati, ma per le motivazioni e le giustificazioni addotte.
Non si può dire “Oliverio ha fatto bene ma…”, oppure “il tessuto politico si è deteriorato…” quindi non ha senso far svolgere le primarie.
Ma in quale partito viviamo? Se un suo appartenente ha amministrato bene, si premia, non si caccia!
Se nel partito ci sono uomini che deteriorano il tessuto politico, vanno cacciati quegli uomini, non Mario Oliverio.
Quale paura si ha delle primarie? Perché non fare esprimere il popolo della sinistra, che, caro compagno Zingaretti, non è stupido!
Mi vergogno anche come calabrese! Sai perché? Finalmente questa regione ha trovato un uomo onesto e fattivo che ha faticato molto per invertire il declino economico e sociale della Calabri. Perché non premiare questo sforzo? A chi giova questo veto?
Caro compagno, non voglio tediarti su argomenti che, sono convinto, conosci molto bene. Voglio solo chiederti di fare in modo che dopo 50 anni io non lasci il mio popolo. Se il popolo della sinistra non ha diritto di scegliere con il voto i suoi rappresentanti significa costringere me e tantissimi altri ad organizzarci fuori dal PD per sostenere una persona onesta e fattiva: Mario Oliverio”.
Redazione Calabria 7