di Bruno Mirante – Chiarita l’assoluta contrarietà del Partito democratico al sostegno della candidatura a governatore della Calabria di Luigi De Magistris, il partito di Zingaretti, sotto l’egida del commissario regionale Stefano Graziano, prosegue sulla strada tracciata nei giorni scorsi anche dal responsabile dell’iniziativa politica della segreteria nazionale Nicola Oddati: l’individuazione di un profilo che sia riformista ed espressione del territorio.
Abbiamo raggiunto telefonicamente, Graziano per fare il punto sull’attuale fase della politica calabrese.
Abbiamo raggiunto telefonicamente, Graziano per fare il punto sull’attuale fase della politica calabrese.
Commissario, in questi giorni era attesa un’accelerazione da parte del Pd sul nome del candidato presidente. Quali saranno le prossime mosse del partito e del centrosinistra allargato?
Noi stiamo lavorando per una candidatura unitaria del tavolo (il riferimento è alle riunioni del centrosinistra allargato al Movimento 5 Stelle e alle varie espressioni civiche, ndr) che sia più larga possibile ma che, ovviamente, parta dal Pd, perché è chiaro che il partito stia lavorando in questa direzione. Per quanto riguarda il candidato a presidente siamo convinti che debba essere espressione del territorio: ci sono candidati “calati” dall’alto noi invece riteniamo che ci debba essere un candidato che viene dal basso.
Il Movimento 5 stelle ha aperto a De Magistris ponendo però come condizione l’unità delle forze di governo, ma anche alla luce delle crisi governativa in atto gli equilibri politici potrebbero cambiare…
Noi abbiamo già espresso quella che è la nostra posizione, così come hanno fatto Articolo 1, “Io resto in Calabria” e le altre espressioni del centrosinistra, è una discussione (quella su De Magistris, ndr) che non esiste per quel che ci riguarda: noi siamo contrari al populismo, siamo per un profilo che sia territoriale e riformista.
Sfumata l’intesa con Tansi e con De Magistris in campo, non crede che si possa riproporre uno scenario politico frammentato che favorisca nuovamente la vittoria del centrodestra?
Sono loro i responsabili della frammentazione, noi siamo per l’unità non per le divisioni. Io lavoro per provare a cambiare la Calabria, loro rischiano di essere i centravanti del centrodestra.
Quindi nessuna accelerazione sul nome del candidato Pd?
Stiamo lavorando per fare il più in fretta possibile. Credo che a breve ci rincontreremo con i nostri alleati.
Il nome di Nicola Irto è quello più in voga..
Non ho parlato di nomi ma di profili. “Territorio” e “riformismo” costituiscono l’asse su cui stiamo lavorando.