Inizia l’ultima settimana a disposizione di partiti e movimenti per depositare le liste che saranno in corsa alle elezioni regionali del 3-4 ottobre. La legge elettorale calabrese dispone infatti che le liste vadano presentate “dalle ore 8 del trentesimo giorno alle ore 12 del ventinovesimo giorno antecedenti quelli della votazione”. Significa che i nomi di tutti i candidati dovranno essere depositati ufficialmente nella giornata di venerdì 3 settembre e nella mattinata (fino alle 12) di sabato 4.
Circoscrizioni e seggi
Circoscrizioni e seggi
La dichiarazione di presentazione di ciascuna lista regionale va effettuata presso la cancelleria della Corte d’appello di Catanzaro. Le circoscrizioni elettorali sono tre: Nord (Cosenza e provincia), Centro (le province di Crotone, Catanzaro e Vibo), Sud (Reggio e provincia). I posti in consiglio regionale sono 30 (29 più quello che spetta al candidato presidente che arriva secondo). La soglia di sbarramento è fissata per le singole liste al 4% dei voti validi, per le coalizioni all’8%. Due terzi dei seggi saranno ripartiti con il proporzionale: 9 seggi nel collegio Nord, 8 seggi in quello Centro, 7 seggi a Reggio Calabria. Un terzo dei seggi è invece assegnato con il maggioritario alle liste che appoggiano il presidente eletto qualora queste non raggiungano il 50% dei seggi, altrimenti è previsto un premio di maggioranza.
No voto disgiunto, sì preferenza di genere
Alle Regionali calabresi non è previsto il voto disgiunto: non è possibile votare per un candidato presidente e per una lista (o un candidato consigliere) che non lo sostiene. Il 3-4 ottobre sarà invece la prima volta in cui sarà possibile esprimere una doppia preferenza: l’elettore può votare due candidati nella stessa lista a patto che siano di genere differente, pena l’annullamento del voto. Sono anche previste le quote di genere: nelle liste è obbligatorio che ci sia almeno il 40% di candidati di genere differente.
Le firme di de Magistris e gli appelli di Oliverio
Per essere presentate le liste hanno bisogno della sottoscrizione degli elettori, ma da questa incombenza sono esonerate le compagini che sono espressione di partiti rappresentati in Parlamento. Non lo è, tra le altre, quella guidata da Luigi de Magistris che infatti proprio oggi annuncia 7 liste – secondo qualcuno più di una casella si starebbe riempiendo con “candidature di servizio” – e dà il via alla campagna sul territorio per la raccolta firme (leggi qui). Intanto Mario Oliverio continua a lanciare appelli a un azzeramento a cui, nel centrosinistra, ormai non crede più nessuno, e la circostanza di contro aumenta i dubbi sull’eventualità che l’ex governatore, che ha perso diversi pezzi, possa davvero alla fine essere in corsa in autonomia.
Sondaggi e ritiri
La coalizione Pd-M5S a sostegno di Amalia Bruni prova a mostrare i muscoli sulla scia di sondaggi (leggi qui) che la danno vicina al centrodestra – ma basati su un campione di 1000 calabresi – e Roberto Occhiuto potrebbe invece avere problemi di altra natura: proprio stamattina si è registrato un ritiro pesante dalla lista Udc (leggi qui le dichiarazioni del catanzarese Sergio Costanzo) che palesa un certo nervosismo interno e che potrebbe fare da preludio ad altre scossette di assestamento prima della deadline di sabato. Intanto la Lega sembra quasi giocare una partita a sé: nell’ultima nota inviata alle redazioni stamattina il commissario regionale del Carroccio Giacomo Francesco Saccomanno invoca «lavoro e sostegno» per contrastare l’emigrazione dei giovani calabresi: «Non bandi clientelari, ma misure vere e concrete». E ancora: «Cosa è stato fatto finora di concreto e di strutturale? Quasi nulla!». Ma al governo della Regione, ormai da un po’, c’è proprio la Lega.
s. p.