Regione, Aieta (Dp): “Si sta tentando di rinviare ancora il Consiglio”

Giuseppe Aieta

“Dare l’idea di scappare di fronte al pericolo senza preoccuparsi di condurre la nave in un porto sicuro evoca figure che nell’immaginario collettivo ricordano i tragici eventi dell’isola del Giglio”. Lo scrive il consigliere regionale dei Democratici Progressisti Giuseppe Aieta che rende noto “un ulteriore tentativo di sconvocare il Consiglio regionale a 50 giorni dal suo rinnovo”.

Secondo Aieta, il tentativo di rinviare la seduta del Consiglio regionale in programma domani dopo che una prima seduta, inizialmente fissata il 9 marzo era stata sconvocata per motivi precauzionali a causa del Coronavirus, “desta non poche perplessità” perché – rileva il consigliere regionale dei Democratici Progressisti – “l’emergenza che il Paese sta vivendo e che la Calabria sta cominciando a sperimentare con l’aumento dei contagi, impone un atto di responsabilità al fine di evitare che il buon senso – di manzoniana memoria – prevalga su quel senso comune che identifica il Consiglio regionale come il luogo della paura che non sa dare una rotta ai calabresi”  Aieta ritiene “ovvio che il Consiglio regionale debba tenersi” ma “altrettanto ovvio che non dovrà limitarsi solo ad esperire pratiche burocratiche come l’elezione dell’ufficio di presidenza: dovrà, invece, essere l’occasione per aprire il dibattito sui provvedimenti assunti e che si dovranno assumere relativamente all’emergenza sanitaria già esplosa nei nostri ospedali”. Il consigliere regionale dei “Democratici Progresssiti” ricorda che “l’aula del consiglio regionale della Calabria è stata realizzata per 200 posti a sedere dei quali 94 per presidenza, giunta e consiglieri. Tenuto conto che si svolgerebbe a porte chiuse ma con diretta streaming, ciò significherebbe poter garantire il distanziamento e quindi la totale sicurezza. Dare l’idea di scappare di fronte al pericolo senza preoccuparsi di condurre la nave in un porto sicuro – conclude Aieta – evoca figure che nell’immaginario collettivo ricordano i tragici eventi dell’isola del Giglio”.

Secondo Aieta, il tentativo di rinviare la seduta del Consiglio regionale in programma domani dopo che una prima seduta, inizialmente fissata il 9 marzo era stata sconvocata per motivi precauzionali a causa del Coronavirus, “desta non poche perplessità” perché – rileva il consigliere regionale dei Democratici Progressisti – “l’emergenza che il Paese sta vivendo e che la Calabria sta cominciando a sperimentare con l’aumento dei contagi, impone un atto di responsabilità al fine di evitare che il buon senso – di manzoniana memoria – prevalga su quel senso comune che identifica il Consiglio regionale come il luogo della paura che non sa dare una rotta ai calabresi”  Aieta ritiene “ovvio che il Consiglio regionale debba tenersi” ma “altrettanto ovvio che non dovrà limitarsi solo ad esperire pratiche burocratiche come l’elezione dell’ufficio di presidenza: dovrà, invece, essere l’occasione per aprire il dibattito sui provvedimenti assunti e che si dovranno assumere relativamente all’emergenza sanitaria già esplosa nei nostri ospedali”. Il consigliere regionale dei “Democratici Progresssiti” ricorda che “l’aula del consiglio regionale della Calabria è stata realizzata per 200 posti a sedere dei quali 94 per presidenza, giunta e consiglieri. Tenuto conto che si svolgerebbe a porte chiuse ma con diretta streaming, ciò significherebbe poter garantire il distanziamento e quindi la totale sicurezza. Dare l’idea di scappare di fronte al pericolo senza preoccuparsi di condurre la nave in un porto sicuro – conclude Aieta – evoca figure che nell’immaginario collettivo ricordano i tragici eventi dell’isola del Giglio”.

Redazione Calabria 7

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