di Luana Costa
I militari del nucleo di Polizia Economico-finanziaria della Guardia di Finanza di Catanzaro hanno proceduto nei giorni scorsi alla notifica dell’avviso di conclusione delle indagini preliminari nei confronti di nove persone, a vario titolo indagate per le ipotesi di reato di turbata libertà degli incanti. L’inchiesta riguarda l’assegnazione del contributo per la realizzazione di iniziative culturali, da finanziare nell’anno 2016, nell’ambito della selezione indetta dal dipartimento regionale “Turismo e beni culturali, istruzione e cultura”, e di turbata libertà del procedimento di scelta del contraente, con riguardo all’affidamento, da parte del dipartimento regionale “turismo e beni culturali, istruzione e cultura”, nell’anno 2017, di contributi gravanti sul fondo unico cultura. Gli indagati sono: Antonio Sicoli, 71 anni di Mendicino; Sonia Tallarico, 61 anni di Catanzaro; Adriana Toman, 61 anni di Dipignano; Marco Silani, 51 anni di Cosenza; Gianclaudio Festa, 50 anni di Reggio Calabria; Dario Borruto, 67 anni di Reggio Calabria; Pasquale Giorgio Piraino, 62 anni di San Costantino Calabro (Vv); Angela Rotella 67 anni di Gimigliano e Giacinto Gaetano, 64 anni di Lamezia Terme.
I militari del nucleo di Polizia Economico-finanziaria della Guardia di Finanza di Catanzaro hanno proceduto nei giorni scorsi alla notifica dell’avviso di conclusione delle indagini preliminari nei confronti di nove persone, a vario titolo indagate per le ipotesi di reato di turbata libertà degli incanti. L’inchiesta riguarda l’assegnazione del contributo per la realizzazione di iniziative culturali, da finanziare nell’anno 2016, nell’ambito della selezione indetta dal dipartimento regionale “Turismo e beni culturali, istruzione e cultura”, e di turbata libertà del procedimento di scelta del contraente, con riguardo all’affidamento, da parte del dipartimento regionale “turismo e beni culturali, istruzione e cultura”, nell’anno 2017, di contributi gravanti sul fondo unico cultura. Gli indagati sono: Antonio Sicoli, 71 anni di Mendicino; Sonia Tallarico, 61 anni di Catanzaro; Adriana Toman, 61 anni di Dipignano; Marco Silani, 51 anni di Cosenza; Gianclaudio Festa, 50 anni di Reggio Calabria; Dario Borruto, 67 anni di Reggio Calabria; Pasquale Giorgio Piraino, 62 anni di San Costantino Calabro (Vv); Angela Rotella 67 anni di Gimigliano e Giacinto Gaetano, 64 anni di Lamezia Terme.
Il ruolo della compagna di Oliverio
Secondo l’ipotesi degli investigatori, Sonia Tallarico, in qualità di dirigente generale del dipartimento “Turismo e Beni Culturali”; Adriana Toman, sfruttando la posizione goduta in seno alla Regione Calabria per essere la compagna del presidente Mario Oliverio, e Antonio Sicoli critico d’arte e direttore del Museo “Maon” di Rende, con collusioni e mezzi fraudolenti avrebbero turbato il procedimento per l’affidamento dei contributi del Fondo Unico Cultura eludendo l’avviso pubblico e affidandoli direttamente per la somma di 20mila euro al centro per l’arte e la cultura “Achille Capizzano” di cui Sicoli è direttore artistico.
Il contributo di 220mila euro dirottato
Inoltre, Gianclaudio Festa e Dario Borruto, in qualità rispettivamente di coordinatore e componente dell’Avvocatura regionale; Pasquale Giorgio Piraino, Angela Rotella e Giacinto Gaetano, presidente e componenti della commissione di valutazione, su istigazione di Adriana Toman e con il concorso morale di Marco Silani, direttore artistico della compagnia teatrale di Porta Cenere, avrebbero concluso un accordo collusivo turbando la selezione indetta per la realizzazione di iniziative culturali da finanziare nell’anno 2016. In particolare, benché l’associazione culturale “Officina teatrale” fosse risultata assegnataria per l’area centro del contributo di 220mila euro, questo sarebbe stato destinato all’associazione culturale Porta Cenere. A tal scopo i due avvocati Festa e Borruto, smentendo il parere precedentemente reso, ne avrebbero redatto uno nuovo e contrario all’ammissibilità dell’istanza presentata dall’associazione “Officine teatrali”.