Regione, Consiglio: approvato programma presidente Santelli

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Al termine di un dibattito durato oltre 4 ore e mezza, il Consiglio regionale ha approvato a maggioranza – voti favorevoli 19, contrari 11 – il programma di governo del presidente Jole Santelli 2020-2025.

“Tutto il programma andrà rivisto contro luce, in considerazione dell’emergenza, ma partirei da alcune parole chiave che sono a mio avviso il pilastro dell’azione di governo, evidenziando che è arrivato il momento di pensare non a singole azioni ma a un progetto generale. La prima parola chiave è fiducia, la fiducia deve tornare a essere prevalente nei cittadini calabresi: i calabresi devono avere fiducia nella Calabria e nelle sue potenzialità, altrimenti qualsiasi programma fallirà inevitabilmente”.

“Tutto il programma andrà rivisto contro luce, in considerazione dell’emergenza, ma partirei da alcune parole chiave che sono a mio avviso il pilastro dell’azione di governo, evidenziando che è arrivato il momento di pensare non a singole azioni ma a un progetto generale. La prima parola chiave è fiducia, la fiducia deve tornare a essere prevalente nei cittadini calabresi: i calabresi devono avere fiducia nella Calabria e nelle sue potenzialità, altrimenti qualsiasi programma fallirà inevitabilmente”.

“La seconda parola – ha proseguito Santelli- è il termine reputazione, che è lo specchio con cui ci guardano gli altri, e su questo dobbiamo fare molti passi avanti: dobbiamo raccontare la vera Calabria.

La terribile esperienza del Covid ci ha lasciato qualcosa: un senso di comunità, in generale ma soprattutto per noi calabresi, ora non disperdiamo questo patrimonio. La terza parola è la sfida, quella di pretendere il massimo da ognuno di noi”. Secondo Santelli, infine, “un’altra sfida da vincere riguarda il digitale. In questi anni abbiamo speso fondi impossibili. Dovremmo avere la regione più digitalizzata d’Italia, invece non abbiamo niente. Non è solo una questione di modernità, ma anche di trasparenza dell’azione amministrativa. L’impegno sarà quello di far sì che la digitalizzazione diventi un servizio per i cittadini, che devono diventare amici della Regione Calabria. La ‘ndrangheta e la corruzione – ha quindi concluso il presidente della Regione – non si combattono con i programmi elettorali, ma con la trasparenza e la legalità”.

Il programma di Santelli, contenuto in un documento di 60 cartelle la prima delle quali dedicata all’emergenza coronavirus, ha trovato la corale condivisione della maggioranza di centrosinistra, mentre non sono mancate le critiche dai banchi dell’opposizione, secondo la quale “il documento è in sostanza un inventario di idee senza alcuna visione della Calabria”: dalla minoranza comunque è arrivata anche la disponibilità a un confronto, “al di là delle appartenenze politiche”, nell’interesse generale della Calabria “alla luce della grave crisi in atto”.

Per la maggioranza di centrodestra sono intervenuti Giovanni Arruzzolo (Forza Italia), Tilde Minasi, Filippo Mancuso (Lega), Filippo Pietropaolo (fratelli d’Italia), Baldo Esposito (Casa delle Libertà), Vito Pitaro (Jole Santelli Presidente), Giuseppe Graziano (Udc), per le opposizioni hanno preso la parola Domenico Bevacqua, Nicola Irto, Libero Notarangelo, Carlo Guccione (Pd), Graziano Di Natale (Io Resto in Calabria), Francesco Pitaro (Misto), Giuseppe Aieta, Flora Sculco (Democratici Progressisti). Al termine del dibattito, che ha “assorbito anche il secondo punto all’ordine del giorno, l’informativa sull’emergenza coronavirus, è di nuovo intervenuta il presidente Santelli.

“E’ stato un battito molto costruttivo e con toni seri, e questo può essere un vanto per l’intero Consiglio e tutti i calabresi.

Non condivido le critiche per cui non c’è bisogno del programma: è condivisibile o no, ma non si può dire che non c’è una visione”. Santelli ha poi spiegato che “ci sono temi che dobbiamo affrontare insieme: non si può parlare di riforme della sanità a colpi di maggioranza, dobbiamo capire qual è il modello che dobbiamo individuare. Io credo fortemente che nel dibattito e nella dialettica escono le soluzioni migliori. Dico sempre che le strade possono essere diverse ma se convergiamo nell’obiettivo, le soluzioni arrivano. La disponibilità ci sta tutta. Io forse – ha concluso il presidente della Regione – sono parca nel dare gli appuntamenti, ma se venite al decimo piano le porte sono tutte aperte, le mie porte sono sempre aperte”.

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