di Danilo Colacino – È e forse paradossalmente sarà la Lega, la spina nel fianco della presidente Jole Santelli, in tempi di, ma anche post, Coronavirus.
Potremmo infatti definire in questo modo ‘singolare’ il Carroccio di Calabria, che deluso dal fatto di non aver potuto in concreto gestire le cose per come avrebbe desiderato prima, e pure dopo, la scontata vittoria dello scorso 26 gennaio, sembra essersi stancato – ancor prima di iniziare a occuparsi del progetto gestionale della Regione – dello ‘scomodo’ alleato forzista.
Potremmo infatti definire in questo modo ‘singolare’ il Carroccio di Calabria, che deluso dal fatto di non aver potuto in concreto gestire le cose per come avrebbe desiderato prima, e pure dopo, la scontata vittoria dello scorso 26 gennaio, sembra essersi stancato – ancor prima di iniziare a occuparsi del progetto gestionale della Regione – dello ‘scomodo’ alleato forzista.
Eppure i due partiti sono arrivati quasi alla pari alle scorse elezioni, ma un grosso feeling non lo hanno avuto. Mai.
Basti pensare a come i verdi di Matteo abbiano provato a far fronte comune con Fratelli d’Italia per limitare Fi nelle scelte determinanti come quella – la più importante di tutte, peraltro – del governatore.
Ma niente da fare.
Ed ecco allora che all’indomani del voto si sono isolati (anche a causa di conflitti interni che li hanno divisi, indebolendoli), perdendo intanto pure la sponda dei meloniani nel frattempo parecchio riavvicinatisi al partito della first lady della città del Crati.
Sarà per tale ragione che la decisione di indicare come assessore esterno, e addirittura vice di madame Jole, l’intellettuale Nino Spirli sa tanto di ‘bastone tra le ruote’ messo alla Santelli.
E la dura reprimenda al governatore di ieri sullo sbarco dei migranti nei pressi di Crotone in tempi di chiusura della regione a causa del Covid-19 (appena un po’ mascherata), venuta da ambienti leghisti se non filosalviniani per tramite dello stesso ‘tecnico’ di Giunta, ne è forse uno dei primi, eclatanti, segnali.
Il sintomo, insomma, di una convivenza che si annuncia assai problematica.