di Danilo Colacino – D’accordo c’è il Coronavirus che nel Settentrione imperversa maledettamente mentre in Calabria ancora, grazie a Dio, si limita a spaventare, ma non è poco lo stesso;
d’accordo c’è stato qualche terremoto – ancora seppur di lieve, per non dire lievissima, entità – che tuttavia una seria riflessione e una certa legittima preoccupazione alla politica locale le impone e d’accordo pure sul colpo di due superassessori cosiddetti esterni (o tecnici) già piazzati. In tempi tutto sommato molto rapidi, peraltro.
d’accordo c’è stato qualche terremoto – ancora seppur di lieve, per non dire lievissima, entità – che tuttavia una seria riflessione e una certa legittima preoccupazione alla politica locale le impone e d’accordo pure sul colpo di due superassessori cosiddetti esterni (o tecnici) già piazzati. In tempi tutto sommato molto rapidi, peraltro.
Gente del calibro del ‘Capitano Ultimo’ (al secolo il colonnello dell’Arma dei Carabinieri Sergio De Caprio) e dell’astronoma e astrofisica – peraltro docente dell’Unical – Sandra Savaglio (titolare della delega all’Istruzione e Ricerca scientifica).
Ma il tempo delle scelte per la neo-governatrice Jole Santelli (prima donna della storia in terra calabra a ricoprire tale ambito e prestigioso ruolo) comincia a scarseggiare.
Basti pensare infatti al dato che il suo predecessore Mario Oliverio subito dopo l’Epifania del 2015, riuscì ad assistere all’elezione del presidente del consiglio – l’allora ‘renziano verace’ Tonino Scalzo – e alla ratifica degli accordi sulla composizione dell’intero ufficio di presidenza in occasione della prima assise regolarmente svoltasi esattamente in un mese e mezzo dalla tornata nelle urne.
Gia, soli (si fa per scherzare naturalmente) 45 giorni successivi al voto del 23 novembre 2014, ma con tutto il periodo di Natale nel computo.
Mentre la first lady, nel senso pieno del termine nella fattispecie, è arrivata oggi a quota 36 a cui si aggiungono i 7 che la separano dallo start ufficiale fissato per lunedì prossimo.
E malgrado abbia iniziato a lavorare da un pezzo, se i partiti (Lega e Fratelli d’Italia su tutti, come ovvio, veri artefici della momentanea impasse) non si sbrigano, dandosi la classica mossa, va a finire che arriva pure la primavera per riempire le due caselle più importanti rimaste vuote.
Certo, la stagione entrante è propizia e notoriamente attesa un po’ da tutti. Ma nel caso specifico da alcuni infinitamente di più, poiché porterà loro…in dono diverse nomine assessorili e soprattutto i ‘premi’ più ambiti: i ruoli chiave (mai come stavolta per svariati motivi) di vice-governatore e presidente dell’assemblea.
Il primo dei quali, forse persino a sorpresa considerato il peso che avrà il numero due della Santelli in questa legislatura lunedì venturo al varo effettivo, in base ai soliti rumors appannaggio del Carroccio (a riguardo dicasi favorita a ricoprirlo un’altra donna, Tilde Minasi) mentre il secondo spettante ad Fdi (Fausto Orsomarso un’opzione parecchio difficile, tuttavia non impossibile).
Ma staremo a vedere, dal momento che c’è chi parla in maniera insistente di un colpo di scena.
Di che si tratta? Di un paio di nomi o di uno almeno di un’altra personalità ‘fuori dalla mischia’, però di assoluto prestigio.