Il Consigliere regionale della Lega Pietro Molinaro, presidente della sesta commissione consiliare, ha voluto commentare in una nota l’esito della sentenza del Tribunale di Catanzaro, che ha rigettato il ricorso contro la sua eleggibilità.
“Dopo le istruttorie giudiziarie, solo mediatiche con titoli altisonanti (se si dovessero contare tutte le note stampa e interviste si perderebbe il conto!), interpretazioni fantasiose, verbosità, avvenute senza contraddittorio alcuno, e con un livore inconsueto, insomma quasi un’ossessione, anche il Tribunale di Catanzaro, con sentenza iscritta al R.G. 1324/20, ha rigettato il ricorso del ricorrente che aveva fatto richiesta di annullare la mia elezione e lo ha condannato anche al pagamento delle spese di lite”.
“Dopo le istruttorie giudiziarie, solo mediatiche con titoli altisonanti (se si dovessero contare tutte le note stampa e interviste si perderebbe il conto!), interpretazioni fantasiose, verbosità, avvenute senza contraddittorio alcuno, e con un livore inconsueto, insomma quasi un’ossessione, anche il Tribunale di Catanzaro, con sentenza iscritta al R.G. 1324/20, ha rigettato il ricorso del ricorrente che aveva fatto richiesta di annullare la mia elezione e lo ha condannato anche al pagamento delle spese di lite”.
“Ebbene – prosegue – come il promotore del ricorso reclamava, ci si è confrontati in punta di diritto, e anche Prima Sezione Civile del Tribunale di Catanzaro, dopo la Giunta per le elezioni del Consiglio regionale, ha stabilito che non ci sono cause di ineleggibilità e/o incompatibilità. Ho assistito, senza mai commentare, ad una escalation di dichiarazioni, interviste che sono giunte sino voler condizionare in modo assurdo anche gli organi esecutivi, legislativi e di controllo della Regione Calabria. La giustizia – prosegue – ha trionfato ed ha emesso un verdetto ineccepibile, il falò delle vanità è crollato! Ero certo, che i miei comportamenti erano, sono e saranno improntati tutti nel rispetto delle regole e della massima trasparenza. Dedico tutto questo, ai miei 5777 elettori e agli innumerevoli amici e simpatizzanti che mi sono vicini. Non provo rancore verso nessuno bensì compatisco le miserie umane che a volte fanno perdere la bussola”.