Il presidente della Regione, Mario Oliverio, è intervenuto sul sito de “il Sole 24 Ore” sullo stato di avanzamento della spesa comunitaria.
“Il target di spesa dei fondi europei al 31 dicembre 2018 -ha detto in una video-intervista- era di 363 milioni per la Regione Calabria: noi abbiamo ottenuto il risultato di certificare 420 milioni, quindi + 53 milioni rispetto agli obiettivi fissati”.
“Il target di spesa dei fondi europei al 31 dicembre 2018 -ha detto in una video-intervista- era di 363 milioni per la Regione Calabria: noi abbiamo ottenuto il risultato di certificare 420 milioni, quindi + 53 milioni rispetto agli obiettivi fissati”.
“Abbiamo inoltre – ha chiosato il governatore – progetti in cantiere per 1,6 miliardi, per il sistema delle imprese, per la riduzione del gap infrastrutturale.
La realizzazione della spesa comunitaria ha avuto effetti importanti nel settore della formazione: cito un dato, gli studenti universitari che avevano una borsa di studio in Calabria erano nel 2014 il 34% degli aventi diritto, oggi sono il 100%”.
Stando alle parole di Oliverio “gli assi che hanno raggiunto livelli di spesa più elevati sono oggettivamente quelli che comportano minori complessità di procedure per realizzare gli obiettivi.
Se gli assi riferibili alle infrastrutture hanno segnato un relativo ritardo, invece su Agenda Digitale siamo tra le Regioni più avanzate, per il risparmio energetico abbiamo ottenuto risultati significativi, come nella difesa dal rischio idrogeologico, nel sistema della portualità e in tutto il comparto dei beni culturali e della promozione turistica.
Oliverio, tra i bandi che stanno dando maggiori opportunità alla Calabria, ha ricordato quello ” che ha consentito a molti studenti universitari di sostenere sul piano economico gli studi e di evitare di andare fuori Calabria, quel sul sostegno alle imprese per innovazione e ricerca, quello per l’infrastrutturazione digitale, con la banda ultralarga realizzata in gran parte del territorio, quello per l’ammodernamento delle infrastrutture, a partire dalla rete ferroviaria jonica, che dai tempi di Cavour non registrava investimenti di ammodernamenti”.
Redazione Calabria 7