Il comitato dell’agenzia europea del farmaco (Ema) che si occupa dei medicinali umani, ha raccomandato l’approvazione condizionata all’immissione in commercio del remdesivir per il trattamento del Covid-19 in adulti e adolescenti dai 12 anni di età con polmonite che richiede il supporto respiratorio.
E’ il primo farmaco contro Covid-19, si legge sul sito dell’Ema, a ricevere questa approvazione, che ora deve avere il via libera definitivo dalla Commissione Ue.
E’ il primo farmaco contro Covid-19, si legge sul sito dell’Ema, a ricevere questa approvazione, che ora deve avere il via libera definitivo dalla Commissione Ue.
Il nome commerciale di Remdesivir è Veklury.
Non è stato creato appositamente contro il Covid 19, inizialmente era stato proposto per Ebola e la sperimentazione era appena partita. Quando tra dicembre e gennaio i medici cinesi si sono trovati a dover rispondere a una sindrome completamente nuova hanno fatto un po’ come quando, durante le battaglie in epoca medievale, gli assediati non avendo armi buttavano giù dal castello di tutto per respingere l’attacco del nemico. In questo caso si è pensato subito di utilizzare antivirali «tagliati» per altri virus, anche quelli per l’hiv, il responsabile dell’Aids, che condivide con Sars-CoV-2 la costituzione ad RNA. E dal cappello è uscita anche questa molecola ancora tutta da provare, messa a disposizione per l’emergenza dall’azienda produttrice, la Gilead che l’ha distribuita gratuitamente per il cosiddetto «uso compassionevole» in assenza di «valide alternative terapeutiche».