di Antonio Battaglia – Avrebbe meritato di certo un pareggio, ma se ne torna a casa con la saccoccia vuota. Il Rende visto quest’oggi, almeno nella seconda frazione, è da applausi: mettere in seria difficoltà il Catania, nello storico stadio “Massimino”, implica un coraggio non indifferente.
Lo avevamo sottolineato a più riprese nelle settimane scorse: la squadra di Tricarico avrebbe pure gli attributi per mettere fieno in cascina e levarsi dalle tenebre, ma pecca di grave inesperienza. Colpa, lo ripetiamo, di una gestione pressappochistica da parte della società di via Fratelli Bandiera.
Lo avevamo sottolineato a più riprese nelle settimane scorse: la squadra di Tricarico avrebbe pure gli attributi per mettere fieno in cascina e levarsi dalle tenebre, ma pecca di grave inesperienza. Colpa, lo ripetiamo, di una gestione pressappochistica da parte della società di via Fratelli Bandiera.
Il Catania oggi ha saputo soffrire e ha colpito nei momenti di fisiologica debolezza degli avversari, i quali sono riusciti abbondantemente a colmare l’enorme divario tecnico. Per impegno e aggressività, espressi meglio nella ripresa, il Rende avrebbe meritato almeno un gol, ma nel calcio conta l’esperienza. E questo lo sappiamo tutti.
Andiamo alla cronaca. Il Catania inizia subito forte e dopo soli tre minuti ha la chance di sbloccare il match: Mazzarani penetra in area e fa partire un bel destro con la palla che esce di poco a lato. E’ il preludio alla rete che giunge al minuto sei: cross dalla sinistra di Mazzarani, gran colpo di testa di Biondi che finisce alle spalle di Savelloni.
Il Rende prova a reagire, sfruttando qualche saltuario svarione della retroguardia avversaria, ma sono sempre gli etnei a fare la partita. Il ritmo si abbassa intorno al venticinquesimo, complice un nervosismo generale che porta il direttore di gara a sanzionare diversi giocatori. La supremazia appartiene tutta ai padroni di casa, che quasi mai rischiano sulle timide scorribande dei biancorossi.
Nella seconda frazione, il match scorre senza sussulti fino al quarto d’ora, allorquando la formazione di Tricarico comincia ad affacciarsi con convinzione nella trequarti avversaria. Al 61′ brivido creato da Morselli, mentre sessanta secondi dopo Nossa approfitta di una colossale dormita difensiva e di testa manda il pallone sulla traversa.
Gli ospiti continuano a spingere, ma sono costretti a sbattere contro un autentico muro difensivo. Il Catania, dalla sua, tiene bene e al 72′ rischia di chiudere il match con un piattone di Di Piazza deviato abilmente da Savelloni. Il pallino del gioco, però, è tutto in mano agli ospiti biancorossi, che continuano a manovrare e a dieci dalla fine sfiorano il pari: Morselli apre per Giannotti, che sfodera uno splendido tiro a giro deviato in angolo da Furlan.
Ping pong, sul ribaltamento di fronte Barisic spara a lato da buonissima posizione il diagonale mancino che poteva chiudere il match. La partita, dunque, resta aperta e obbliga le due formazioni a non abbassare i ritmi: al 90′, Di Piazza non chiude a sufficienza il diagonale e spreca un’altra buona chance. L’infinita contesa si chiude al terzo minuto di recupero, con un pericolosissimo colpo di testa di Nossa che viene raccolto da Furlan.
Redazione Calabria 7