Il presidente della Camera Roberto Fico ha avviato le consultazioni a Montecitorio all’indomani dell’incarico esplorativo ricevuto dal capo dello Stato, Sergio Mattarella. Protagonista degli incontri il leader di Italia viva Matteo Renzi, che al termine del colloquio ha detto di preferire “un governo politico a uno istituzionale”. Ma ha subito aggiunto: “Serve un documento scritto, dobbiamo sederci intorno a un tavolo e discutere di contenuti, in modo da togliere alibi a tutti”.
“I nomi vengono dopo”
“I nomi vengono dopo”
Renzi ha tenuto a precisare di non aver fatto a Fico il nome di Conte: “I nomi vengono dopo, ora parliamo di contenuti”. E ha assicurato: “Siamo pronti a lavorare con disciplina, onore e lealtà. Per noi e’ importante non spendere male i soldi del Recovery Fund e siamo disponibili a fare tutti gli sforzi per arrivare a un punto di caduta nell’interesse degli italiani e non dei partiti che hanno visto emergere i contrasti”. Pieno sostegno a Conte è giunto invece sia da M5s che dal Pd, le cui delegazioni erano state ricevute da Fico in precedenza.Crimi ha detto: “Il premier non si discute, gli alleati sottoscrivano un crono-programma, via i temi divisivi come il Mes”.
Zingaretti, da parte sua, ha manifestato la necessità di mettere a punto “un patto di fine legislatura con questa maggioranza”. E ha aggiunto: “Tutti siano leali”. Il capo politico 5 stelle Crimi è successivamente intervenuto al congresso di Sinistra italiana, affermando che “la collaborazione con il centrosinistra non è temporanea”. Sulla stessa lunghezza d’onda il vicesegretario del Pd Orlando che ha parlando della necessità di “costruire un campo politico comune”.