di Mimmo Famularo – I soldi ci sono ma i tempi sono strettissimi e ora inizia la partita decisiva per evitare l’esilio delle Aquile a tempo indeterminato. Il Catanzaro viaggia a gonfie vele verso la Serie B e andando avanti di questo passo la promozione sarà matematica tra un paio di settimane. Al netto degli scongiuri, bisogna anticipare il futuro perché il vecchio Ceravolo così com’è non ha i requisiti minimi richiesti per essere uno stadio di Serie B. Il criterio infrastrutturale è uno dei punti fondamentali per ottenere la licenza nazionale propedeutica all’iscrizione al prossimo campionato. Allo stato la “casa” del Catanzaro è perfetta per la Serie C ma inagibile per la B. Se da qui alla prossima estate non ci saranno interventi strutturali le Aquile saranno costrette a emigrare altrove. Cosenza? Reggio Calabria? Crotone? No, fuori regione. Un’ipotesi che nessuno vuole prendere in considerazione.
La palla passa a Fiorita
La palla passa a Fiorita
Un problema che rischia di essere una patata bollente soprattutto per il sindaco Nicola Fiorita che da grande tifoso del Catanzaro ha preso a cuore la situazione e si è mosso con largo anticipo. L’assist fondamentale è arrivato dalla Cittadella. Proprio ieri il presidente della Regione Roberto Occhiuto ha annunciato lo stanziamento di circa nove milioni di euro per la riqualificazione del Ceravolo. Un risultato raggiunto – si dice – anche grazie all’interessamento del presidente del Consiglio regionale Filippo Mancuso. Il feeling istituzionale tra Regione e Comune è un passo in avanti nella difficile partita per evitare l’esilio del Catanzaro e dei suoi tifosi sparsi per tutta la Calabria. Ora però inizia il secondo tempo di un match tutto da giocare e gli avversari da battere saranno il tempo e la burocrazia. La palla passa ora al Comune e il sindaco Fiorita già nelle prossime ore incontrerà un team di progettisti con i quali starebbe dialogando già da un paio di settimane. Come dire: le idee c’erano, adesso ci sono anche i soldi ma siamo quasi in zona Cesarini.
Il crono-programma del sindaco
Il prossimo step è avere a disposizione i nove milioni di euro annunciati a colpi di comunicati stampa e per questo il primo cittadino ha chiesto un incontro in Regione. Una volta che le risorse saranno effettivamente disponibili si potrà procedere con un crono-programma. L’obiettivo del Comune è quello di iniziare i lavori ai primi di maggio ma per riuscire nell’intento occorre superare una serie di ostacoli di natura burocratica. Per aggirarli e restringere il più possibile i tempi di realizzazione, il piano sul tavolo del sindaco prevede subito i lavori di somma urgenza e subito dopo quelli strutturali. Improbabile che il restyling venga completato entro l’estate ma il primo traguardo da superare è permettere al Catanzaro di ottenere il via libera della Serie B con la prima tranche di lavori necessaria a rendere immediatamente agibile il Ceravolo.
Aggiungi un posto a tavola
Bene quindi l’interlocuzione con i progettisti, ma il restyling di uno stadio non è quello di una casa o di un teatro. Occorre dotare il Ceravolo di requisiti predefiniti e rispettare alla lettera i criteri imposti dalla Lega. Per questo motivo è necessario che al tavolo sieda soprattutto il presidente del Catanzaro Floriano Noto. A chiederlo è stato, non a caso, il diretto interessato che ha diramato nelle scorse ore un’esplicita nota stampa con la quale invoca il coinvolgimento della società giallorossa nel progetto di riqualificazione. Il motivo? “Evitare ciò che è successo nel recente passato quando, nonostante l’impiego di notevoli risorse economiche, non sono stati realizzati quegli interventi utili a rendere la struttura moderna e funzionale”. Un ulteriore scommessa da vincere per regalare alla città uno stadio finalmente degno per la Serie B e non solo.