La politica divide, il Catanzaro unisce. Consiglio comunale compatto nel votare l’emendamento che recepisce i tre milioni di euro stanziati dalla Regione per l’adeguamento dello stadio Ceravolo agli standard della Serie B. E’ il primo atto di una partita sulla quale maggioranza e opposizione sembrano per una volta convergere e marciare a braccetto. Il provvedimento adottato dall’Assemblea presieduta dal Gianmichele Bosco è comunque scontato. Difficile ipotizzare un voto contrario su una pratica che, di fatto, rappresenta la perfetta sinergia tra la Regione, che ha trovato una prima fetta di finanziamenti per il restyling del Ceravolo, e il Comune, che mettendo da parte colori e pregiudizi non ha esitato a bussare alle porte della Cittadella.
La vera partita inizia adesso
La vera partita inizia adesso
Il difficile però arriva adesso perché l’Amministrazione comunale guidata da Nicola Fiorita avrà un avversario insidioso da battere, ovvero la burocrazia. I tempi per adeguare lo stadio ai requisiti voluti dalla Lega di Serie B sono strettissimi. Entro giugno il Catanzaro dovrà indicare un campo alternativo e l’ipotesi di giocare almeno una partita fuori dalla Calabria è concreta. Salerno resta in pole position anche se non sono da scartare le opzioni pugliesi: Lecce e Bari. Noto chiederà di giocare in trasferta la prima partita ufficiale in programma per il 19 agosto quando comincerà il campionato cadetto. A questo punto la data da segnare in rosso è quella del 26 agosto. Ciò significa che il Comune avrà a disposizione appena quattro mesi per completare il restyling e ottenere il necessario via libera. Più che un’impresa serve un miracolo ma Fiorita è fiducioso.
Il piano del sindaco
L’emendamento approvato dal Consiglio comunale nell’ambito della votazione sul bilancio di previsione è solo il punto di partenza. Un passaggio necessario e scontato. “E’ una corsa contro il tempo che vedrà l’Amministrazione impegnata con tutte le sue forze e tutte le sue strutture. Siamo aperti a un confronto costante, così come vogliamo confrontarci anche sull’esigenza di realizzare un nuovo impianto. I due momenti devono restare distinti. Adesso a testa bassa lavoriamo per realizzare gli interventi al Ceravolo”, ha dichiarato il sindaco intervenendo in Consiglio comunale. La strategia di Fiorita è quella di procedere adesso con tre differenti gare d’appalto utilizzando lo schema della procedura d’urgenza. Una strategia che potrebbe permettere di dribblare un paio di insidiosi ostacoli burocratici e arrivare all’inizio dei lavori al massimo entro fine maggio. Tre gli interventi che i tecnici comunali stanno programmando. Il primo riguarda lavori di edilizia come la realizzazione della sala var e l’adeguamento della sala stampa all’interno della palazzina del Ceravolo, la creazione di nuovi servizi igienici e la messa in sicurezza di un muro pericolante; il secondo blocco è relativo all’adeguamento dell’impianto di illuminazione mentre il terzo, quello più complicato, riguarda il rifacimento del manto erboso. Se i primi due possono essere completati in tempi piuttosto rapidi, l’ultimo presenta un alto coefficiente di difficoltà per la realizzazione di una superfice mista (sintetico di ultima generazione misto a erba naturale) e di un efficiente sistema drenante. Tempi? Almeno tre mesi. Burocrazia permettendo.
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