di Antonio Battaglia – L’Università della Calabria mette il suo patrimonio di competenze e tecnologie al servizio del territorio per l’emergenza Coronavirus.
È il progetto Unical vs Covid-19, una grande azione coordinata e collettiva nata da un appello, una vera chiamata alle armi rivolta a tutta la comunità accademica. A tal proposito, la redazione di Calabria 7 ha inteso contattare in esclusiva il rettore dell’ateneo Nicola Leone, che ha colto l’occasione per esprimere tutta la sua soddisfazione: “C’è stata una grande solidarietà da parte di tutti. Dalla raccolta fondi di 80 mila a progetti di natura tecnologica, come la realizzazione di supporti per ventilatori polmonari, l’Unical si è subito prodigata per far fronte all’emergenza”.
È il progetto Unical vs Covid-19, una grande azione coordinata e collettiva nata da un appello, una vera chiamata alle armi rivolta a tutta la comunità accademica. A tal proposito, la redazione di Calabria 7 ha inteso contattare in esclusiva il rettore dell’ateneo Nicola Leone, che ha colto l’occasione per esprimere tutta la sua soddisfazione: “C’è stata una grande solidarietà da parte di tutti. Dalla raccolta fondi di 80 mila a progetti di natura tecnologica, come la realizzazione di supporti per ventilatori polmonari, l’Unical si è subito prodigata per far fronte all’emergenza”.
Un impatto che potrebbe portare importanti benefici al territorio: “Sono un convinto assertore della terza missione dell’Università, che è quella di aprirsi al territorio – continua Leone – in una regione svantaggiata come la Calabria tutto ciò diventa doveroso”.
La lente di ingrandimento si sposta poi sulla erogazione della didattica online: “C’è stato grande senso di responsabilità da parte di tutti i docenti. Agli studenti, che hanno dimostrato grande sensibilità, viene così garantito di non perdere il semestre. Siamo però convinti assertori della didattica “in presenza”, dunque speriamo di poter presto riaprire le porte delle nostre aule”.
Undicimila mascherine e 300 tute di protezione. A donarle all’Università della Calabria sono quattro atenei cinesi: “Verranno distribuite anzitutto ai 400 studenti ancora presenti nel campus, oltre a tutto il personale amministrativo presente quotidianamente nell’ateneo. Il materiale rimanente verrà tenuto da parte per future esigenze”.
Redazione Calabria 7