Revocata l’interdittiva antimafia alla Mediterranea Catering Srl di Crotone

A giudizio del legale della società sono emersi "gli elementi che consentono di desumere la mancata sussistenza dell’attualità delle circostanze che avevano consigliato l’emissione del provvedimento"
mediterranea catering

La Prefettura di Crotone ha revocato l’interdittiva antimafia emessa a carico della Mediterranea Catering Srl. Il provvedimento riguardava il procedimento “Jonny” sulle forniture di pasti al CARA di Isola Capo Rizzuto. L’Ufficio territoriale del governo, viste e lette le istanze presentate dall’avvocato Roberto Coscia, per conto della Mediterranea Catering Srl, si è determinata nel revocare il provvedimento interdittivo.

A giudizio del legale, sono emersi “tutti gli elementi che consentono di desumere la mancata sussistenza dell’attualità delle circostanze che avevano consigliato precedentemente l’emissione del provvedimento. Il contenuto di tali informazioni, inoltre, è stato condiviso da tutte le forze di polizia che hanno escluso allo stato la sussistenza di elementi ostativi al rilascio di informazione antimafia liberatoria nei confronti della Mediterranea Catering con riferimento sia ai componenti dell’attuale compagine societaria sia alla persona del rappresentante legale pro tempore della società, Maurizio Fiorino”. Dal provvedimento, secondo il legale, emerge che “dalle verifiche svolte non sono emersi elementi circa eventuali tentativi di infiltrazione mafiosa tendenti a condizionare le scelte e gli indirizzi della società”.

A giudizio del legale, sono emersi “tutti gli elementi che consentono di desumere la mancata sussistenza dell’attualità delle circostanze che avevano consigliato precedentemente l’emissione del provvedimento. Il contenuto di tali informazioni, inoltre, è stato condiviso da tutte le forze di polizia che hanno escluso allo stato la sussistenza di elementi ostativi al rilascio di informazione antimafia liberatoria nei confronti della Mediterranea Catering con riferimento sia ai componenti dell’attuale compagine societaria sia alla persona del rappresentante legale pro tempore della società, Maurizio Fiorino”. Dal provvedimento, secondo il legale, emerge che “dalle verifiche svolte non sono emersi elementi circa eventuali tentativi di infiltrazione mafiosa tendenti a condizionare le scelte e gli indirizzi della società”.

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