“La riabilitazione del Consiglio comunale di Lamezia Terme pone un grande problema politico che è stato correttamente segnalato dal CDU e che riguarda la composizione del Consiglio provinciale”.
Lo scrive in una nota il capogruppo di Fare per Catanzaro, Sergio Costanzo.
Lo scrive in una nota il capogruppo di Fare per Catanzaro, Sergio Costanzo.
“A me non pare giusto che la seconda Città della Provincia e terza della Calabria debba restare esclusa da un Consiglio provinciale che oggi è una fotocopia di quello di Catanzaro. Se è vero che il Consiglio lametino non doveva essere sciolto, bisogna prendere atto che il Consiglio provinciale è monco.
Il problema non è procedurale, ma è di natura politica e morale. Basterebbe un semplice gesto, che sarebbe anche indolore, per riparare a questa ingiustizia. Il presidente Abramo potrebbe dimettersi, senza rischiare nulla poiché anche la maggioranza di Lamezia è di centrodestra, e consentire di votare nuovamente in tempi brevissimi in modo che anche i consiglieri comunali di Lamezia possano candidarsi e votare.
La sua stessa esperienza di presidente della Provincia risulterebbe più forte e più rappresentativa. Dubitiamo che Abramo e Tallini, amici di Lamezia Terme solo per convenienza, possano favorire questo processo. Dovrebbero rinunciare ad un disegno politico che li ha portati ad occupare ogni postazione possibile e immaginabile e fare della Provincia di Catanzaro una succursale del Comune di Catanzaro.
La sfida l’ha lanciata un partito alleato di Abramo e ora vedremo quali saranno le reazioni che comunque io mi sento di anticipare. Ci sarà un secco no. Alla faccia dell’amicizia per Lamezia Terme”.