Di Vincenzo Imperitura
C’è la storia della ragazza morta in un rogo alla tendopoli di San Ferdinando e quella del disoccupato riacese sfruttato per anni che ritrova dignità con la raccolta dei rifiuti, ci sono le stoccate a l’ex ministro dell’interno Minniti e quelle, pesantissime, all’ex prefetto Di Bari: è un fiume in piena Mimmo Lucano nel primo incontro pubblico dopo la revoca del divieto di dimora a Riace disposto dal tribunale di Locri mercoledì.
Un incontro in cui l’ex sindaco ha riallacciato il filo con la storia degli ultimi venti anni del borgo, dal barcone dei curdi arrivato nel ’98 al suo arresto, passando per le elezioni di marzo 2018. E in mezzo, tutto quello che ha portato Riace, paesino semi spopolato nella estrema periferia d’Europa a fenomeno studiato e discusso in tutto il pianeta. Le elezioni non gli interessano dice, ma la politica si e il modello Riace sicuramente ha dato fastidio.
Redazione Calabria 7
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