L’ex dirigente della protezione civile regionale e geologo a seguito di un sopralluogo effettuato nei giorni scorsi interviene sul delicato problema della discarica di San Lazzaro
‹‹La riapertura della discarica di Comunia San Lazzaro affligge la comunità locale e i cittadini chiedono con forza la messa in sicurezza e la bonifica del sito e non la sua riapertura – scrive in una nota Carlo Tansi, candidato a Governatore della Regione Calabria. Non comprendo come possa essere pensata la riapertura di una discarica situata in una zona ad elevato rischio di frana. dove sono evidenti i segnali del dissesto in atto e le vistose fratture di tensione su cui poggia la strada, che testimoniano incipienti fenomeni franosi, che in alcuni casi si presentano in fase avanzata di evoluzione››.
‹‹La riapertura della discarica di Comunia San Lazzaro affligge la comunità locale e i cittadini chiedono con forza la messa in sicurezza e la bonifica del sito e non la sua riapertura – scrive in una nota Carlo Tansi, candidato a Governatore della Regione Calabria. Non comprendo come possa essere pensata la riapertura di una discarica situata in una zona ad elevato rischio di frana. dove sono evidenti i segnali del dissesto in atto e le vistose fratture di tensione su cui poggia la strada, che testimoniano incipienti fenomeni franosi, che in alcuni casi si presentano in fase avanzata di evoluzione››.
‹‹Sul fondo del sito indicato – continua Tansi – in passato sono state realizzate altre discariche documentate dalla presenza dei tubi di captazione del biogas che indicano due fasi successive di interramento dei rifiuti. Non è concepibile che qualcuno pensi ad una riapertura della discarica in una zona fortemente franosa e altamente inquinata, trascurando completamente, per convenienza o per ignoranza, che le sostanze inquinanti penetrano nel terreno fino in profondità, contaminando quindi sia i terreni dove si coltivano i prodotti destinati alla nostra alimentazione e sia le sorgenti dalle quali proviene l’acqua che beviamo.
La discarica di Comunia rappresenta una vera e propria bomba ecologica responsabile dell’alta incidenza di tumori che hanno colpito le comunità di Lazzaro e Motta San Giovanni e che, con la realizzazione della nuova discarica, potrebbero aumentare vertiginosamente››. ‹‹Essere rimasti immobili davanti ad evidenze così gravi e preoccupanti – incalza – significa essere corresponsabili di situazioni drammatiche e dolorose che vivono numerose famiglie che abitano in quel territorio. Appare evidente quindi che la discarica di Comunia di Lazzaro non può e non deve essere riaperta.
Pertanto, anche se il Consiglio comunale ha già discusso sul tema della discarica, deliberando all’unanimità di essere contrario alla riapertura dell’impianto, oggi, a progetto rimodulato e prima della conferenza dei servizi, dovrebbe riunirsi nuovamente per deliberare, la ferma opposizione alla riapertura della discarica. L’unico modo che l’amministrazione ha per chiarire in modo definitivo la sua posizione è quello di guidare la protesta delle associazioni e dei cittadini fortemente motivati a difendere il proprio territorio››.
‹‹Se sarò eletto presidente della Regione – conclude Tansi – guiderò le azioni di bonifica dei tanti siti contaminati sul territorio per riportare la sicurezza, ma anche la gioia, di godere della nostra natura senza paura per noi e per i nostri figli››.