“Capita, quando si commissaria un ente o un’azienda, che i migliori vengano messi da parte per dare spazio alle cosiddette quarte o quinte scelte, anonimi burocrati il cui fattivo contributo alla gestione della cosa pubblica è sempre stato pari allo zero”.
Lo afferma il consigliere comunale Eugenio Riccio, capogruppo di Federazione popolare per Catanzaro.
Lo afferma il consigliere comunale Eugenio Riccio, capogruppo di Federazione popolare per Catanzaro.
“Catanzaresi segregati in casa”
“Non sfugge, da questa regola di ‘vita’, l’Asp di Catanzaro – prosegue Riccio -, il cui commissariamento nella programmazione delle iniziative di contrasto al Covid è pari al nulla cosmico. E ben lo sanno i catanzaresi colpiti o sfiorati dal Covid che, in questi giorni, sono segregati in casa in balìa della disorganizzazione e del caos che regnano al dipartimento Prevenzione dell’Asp di Catanzaro. E dire che nei mesi estivi, quando il Covid mordeva molto meno, per non dire che fosse anche lui in vacanza, gli uffici dello stesso dipartimento erano aperti tutti i giorni, compreso il sabato, dalle ore 8 alle 20. Quindi mi chiedo quanti soldi e quante risorse sprecate in quei turni da 12 ore”.
I quesiti di Riccio
Riccio si chiede altresì “come mai proprio oggi, con il Covid in fase di nuova e tremenda espansione, il dipartimento sia aperto sono nel classico orario d’ufficio e sia chiuso nei festivi e prefestivi. Mi sembra una totale follia che rappresenta anche una bella base per uno dei blitz del presidente della Regione nel settore sanitario. Oltre agli ospedali, a mio avviso, anche le Asp debbono essere controllate a sorpresa. Che dire, ancora, delle cinque unità di Protezione civile che nei giorni scorsi hanno dato un grosso contributo al dipartimento pur con i contratti scaduti e finora non rinnovati? Presidente Occhiuto, non sarebbe il caso di rinnovarli immediatamente e, magari, aggiungere la dotazione di personale di un’altra ventina di unità da impiegare tutti i giorni compresi week end e festivi?”.
“All’Asp di Catanzaro servono dirigenti preparati”
“Soprattutto – prosegue ancora Riccio -, non sarebbe il caso di sostituire chi ha dimostrato, in tutta evidenza, di non essere capace di governare l’emergenza e non è mai riuscito a eliminare il caos e la disorganizzazione del dipartimento? Servono dirigenti preparati che abbiano a cuore la salute dei cittadini perché, è bene ribadirlo, non possiamo accettare né dignitari ‘unti dal Signore’ che occupano posizioni apicali per Grazia ricevuta, né burocrati che se ne infischiano di tutto e di tutti. Continuare anche solo a tollerarli sarebbe immorale”.