Nota stampa del consigliere comunale Eugenio Riccio in merito ai recenti concorsi banditi dal Comune di Catanzaro.
“Dispiace dover sottolineare ad un avvocato, a cui per altro riconosciamo un grande garbo istituzionale e personale, il marchiano errore commesso nella redazione dei bandi di selezione per istruttore contabile. Apprezziamo il fatto che l’assessore Russo ci abbia messo la faccia, non sappiamo se ci abbia messo anche la penna (ma questa è un’altra storia), per rispondere.
“Dispiace dover sottolineare ad un avvocato, a cui per altro riconosciamo un grande garbo istituzionale e personale, il marchiano errore commesso nella redazione dei bandi di selezione per istruttore contabile. Apprezziamo il fatto che l’assessore Russo ci abbia messo la faccia, non sappiamo se ci abbia messo anche la penna (ma questa è un’altra storia), per rispondere.
Ma liquidare le osservazioni di un consigliere comunale che auspica che un numero più alto di giovani di questa città possa avere accesso ad un’opportunità di lavoro, come una questione di ‘lana caprina’ci sembra un’offesa non per il consigliere comunale che rubrica la cosa nella normale dialettica maggioranza opposizione, ma proprio per i giovani della città.
Riservandomi si presentare apposita interrogazione al sindaco e al segretario comunale per valutare profili di illegittimità del bando, laddove viene preclusa la possibilità ad i laureati in discipline economiche ma che abbiano ad esempio una maturità classica o scientifica o un altro tipo di diploma, di partecipare ad un pubblico concorso, mi limito a riportare integralmente il punto 8 del bando in cui si legge “possesso del seguente titolo di studio: Diploma di maturità di Ragioneria e Perito Commerciale o Perito Aziendale o Segretario d’Amministrazione o Analista Contabile. I titoli di studio richiesti devono essere rilasciati da Istituti Scolastici riconosciuti a norma dell’ordinamento scolastico italiano. Per i candidati in possesso di un titolo di studio conseguito all’estero, l’assunzione sarà subordinata al possesso del provvedimento di equivalenza del titolo di studio posseduto al titolo di studio richiesto dal presente bando di selezione, così come previsto dall’art. 38 del D.Lgs. 30/03/2001 n. 165. Il candidato deve espressamente dichiarare, nella propria domanda di partecipazione, di averne ottenuto il riconoscimento”.
Non mi pare che sia contemplata, come accade altrove, la possibilità di partecipare al concorso con un titolo di studio “assorbente”, che in questo caso appunto sarebbe la laurea in discipline economiche.
Ora, mi chiedo sempre, cosa fa grande un uomo? Il fatto di imporre le proprie idee sempre e comunque anche in presenza di ragionevoli dubbi o la capacità di ammettere di aver sbagliato e tornare indietro? Posto che l’errore in questo caso diventa potenzialmente pregiudiziale per un’intera comunità”.
Redazione Calabria 7