di Damiana Riverso – Un anno diverso. È questa la frase ricorrente tra i ragazzi degli istituti superiori di secondo grado a Catanzaro che questa mattina, dopo 6 mesi, sono tornati in aula. Sorridenti, carichi forse un po’ preoccupati e incerti con lo spettro di una richiusura in caso di risalita dei contagi da Coronavirus, ma sempre pronti a scattarsi un selfie. Quel virus che 6 mesi fa ha messo in pausa le vite degli studenti, che si sono ritrovati a finire lo scorso anno scolastico con la didattica e i relativi problemi. Una scuola virtuale che ha messo una pezza laddove è stato possibile, ma che non ha colmato quel bisogno di stare insieme tipico degli adolescenti. Oggi gli studenti catanzaresi sono fiduciosi nei confronti di dirigenti e professori, certi che hanno fatto il possibile per permettergli un anno in sicurezza e in presenza.
Un anno che non sarà mai come quelli passati, non sarà fatto di intervalli a gruppi, magari passandosi una sigaretta di nascosto. Banchi singoli, distanze di sicurezza di almeno un metro, mascherine nei corridoi, uscite programmate e percorsi prestabiliti. E ancora plexiglass, igienizzante per le mani, nuove divisioni per ricavare nuove aule, classi separate: questo è quello che i ragazzi si sono trovati di fronte. Il resto lo scopriranno solo frequentando. “Ricominciare dà speranza” è il bellissimo augurio di alcune ragazze davanti al Liceo classico Galluppi, “sappiamo che niente sarà più come prima, ma vogliamo di ritrovare un po’ di normalità”. Normalità e diversità, due parole contrastanti, ma sono le due parole che gli studenti catanzaresi hanno utilizzato per descrivere la riapertura delle scuole. Lunedì tocca ai più piccoli, scuole dell’infanzia primaria e secondaria di primo grado torneranno in aula il 28 settembre come da ordinanza del sindaco. Per loro qualche malcontento in più, soprattutto da parte dei genitori preoccupati che chiedono garanzie e sicurezza.
Un anno che non sarà mai come quelli passati, non sarà fatto di intervalli a gruppi, magari passandosi una sigaretta di nascosto. Banchi singoli, distanze di sicurezza di almeno un metro, mascherine nei corridoi, uscite programmate e percorsi prestabiliti. E ancora plexiglass, igienizzante per le mani, nuove divisioni per ricavare nuove aule, classi separate: questo è quello che i ragazzi si sono trovati di fronte. Il resto lo scopriranno solo frequentando. “Ricominciare dà speranza” è il bellissimo augurio di alcune ragazze davanti al Liceo classico Galluppi, “sappiamo che niente sarà più come prima, ma vogliamo di ritrovare un po’ di normalità”. Normalità e diversità, due parole contrastanti, ma sono le due parole che gli studenti catanzaresi hanno utilizzato per descrivere la riapertura delle scuole. Lunedì tocca ai più piccoli, scuole dell’infanzia primaria e secondaria di primo grado torneranno in aula il 28 settembre come da ordinanza del sindaco. Per loro qualche malcontento in più, soprattutto da parte dei genitori preoccupati che chiedono garanzie e sicurezza.