“Nell’incontro che i governatori hanno avuto con il Capo dello Stato, prima della sua rielezione, ho trovato il solito Mattarella, disponibile, cortese, equilibrato. Il presidente della Repubblica ha riconosciuto il ruolo che le Regioni hanno avuto nella difficile fase di contrasto alla pandemia. E ha sottolineato la grande importanza che ha per lui questo livello istituzionale. È stato molto rinfrancante sentire queste parole dal presidente Mattarella. Mi è parso in forma, certo sarà un presidente che non dovrà imparare a fare il presidente, dopo sette anni di mandato”. Così Roberto Occhiuto, presidente della Regione Calabria, in un’intervista su SkyTg24.
“Un colpo per tutti i partiti”
“Un colpo per tutti i partiti”
“La vicenda dell’elezione del presidente della Repubblica – continua il governatore della Calabria – ha inferto un colpo terribile alle leadership di tutti i partiti. Alcuni si sono comportati come i ragazzi che giocano a pallone, fanno disastri, e poi restituiscono il pallone a chi ce l’aveva prima, cioè a Mattarella. Purtroppo i partiti sono abituati a non scegliere, e la scorsa settimana, quando dovevano fare delle scelte, hanno dimostrato la loro incapacità. Credo che il problema sia davvero complesso e difficile da risolvere, ma è necessaria una presa di coscienza da parte di tutti i partiti, perché altrimenti si genera un clima di delegittimazione nei confronti della politica nazionale che non fa bene a nessuno, soprattutto alle istituzioni.
“Non sono felice del percorso che ha portato all’elezione di Mattarella, sicuramente lo sono per la sua rielezione, perché il Capo dello Stato è un garante, dotato di grande equilibrio istituzionale. E lo ha dimostrato in questi sette anni. Ma, ripeto, il modo in cui si è arrivati a eleggerlo dimostra che esiste un’incapacità dei partiti a produrre il cambiamento, e forse c’è un’incapacità del sistema politico nazionale a interpretare le nuove fratture che vediamo nella società”.
“Stupito dalla Lega”
“Il Consiglio dei ministri di ieri? Sono rimasto un po’ stupito dal fatto che – continua Occhiuto – alcuni ministri non abbiano votato il provvedimento, proprio nel primo Cdm in cui di fatto si apre una nuova stagione. Sostanzialmente si dice che stiamo uscendo dalla pandemia, che stiamo recuperando libertà, ed è singolare che qualcuno non abbia votato. Penso, inoltre, che sarebbe pericoloso se una parte del centrodestra, importante come la Lega, dovesse consegnare Draghi al centrosinistra, a un anno dalle elezioni. Si immagini – conclude – cosa potrebbe succedere se il centrosinistra si candidasse alle prossime politiche con Draghi designato alla presidenza del Consiglio dei ministri. Ecco, forse bisogna fermarsi, riflettere, e capire che bisogna fare, intanto all’interno delle coalizioni, e poi rispetto al governo e al futuro del Paese”.
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