Rifiuti a Reggio, Minasi (Lega): «L’apertura del sito di Castrovillari aiuterà»

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Lo dichiara Tilde Minasi, capogruppo della Lega alla Regione Calabria, riguardo la spinosa situazione dei rifiuti nel comune di Reggio Calabria.

di Mario Meliadò – La spazzatura rimane un grande, enorme cruccio in riva allo Stretto. Mentre è di là da venire la realizzazione della discarica di Melicuccà, mentre la popolazione di Sambatello è “in guerra” con la Città metropolitana per l’intendimento di trasferire in quell’impianto di servizio per un mese circa 3mila ecoballe di rifiuti per sgombrare le strade di Reggio Calabria da qualcosa come 4mila discariche che formano attualmente inguardabili macro-discariche, della vicenda si occupa anche la Lega attraverso il suo consigliere regionale Tilde Minasi.

di Mario Meliadò – La spazzatura rimane un grande, enorme cruccio in riva allo Stretto. Mentre è di là da venire la realizzazione della discarica di Melicuccà, mentre la popolazione di Sambatello è “in guerra” con la Città metropolitana per l’intendimento di trasferire in quell’impianto di servizio per un mese circa 3mila ecoballe di rifiuti per sgombrare le strade di Reggio Calabria da qualcosa come 4mila discariche che formano attualmente inguardabili macro-discariche, della vicenda si occupa anche la Lega attraverso il suo consigliere regionale Tilde Minasi.

Secondo l’ex assessore comunale reggino, l’Assessorato regionale all’Ambiente retto da Sergio De Caprio «sta lavorando alacremente» per ovviare alle «tristi immagini delle discariche seminate per tutto il territorio e sotto i portoni delle case». E nell’analisi della Minasi un punto già importante è stato incarnato dalla convenzione con la Regione Puglia («non certo a titolo gratuito per l’Amministrazione regionale»), mentre «da domani, parte della questione dovrebbe attenuarsi con l’apertura di Castrovillari».

 Sopratutto, l’esponente del Carroccio rispedisce al mittente ogni accusa d’inerzia: già nel settembre 2019, osserva, in alcune missive «si sottolineava la volontà di tutti i sindaci nella Conferenza metropolitana d’adempiere agli obblighi tributari nei confronti appunto della Regione», che all’epoca anticipò ingenti risorse finanziarie; e del resto però «sugli impianti pubblici ricadenti nel territorio reggino numerose sono state le azioni volte all’efficienza degli stessi».

Tutte osservazioni che secondo Tilde Minasi non lasciano il tempo che trovano ma, invece, sono importanti «perché vanno ben “fotografate” le responsabilità», nell’opinione del consigliere regionale «in larghissima parte imputabili all’insufficiente operatività dell’Ambito territoriale ottimale». Un Ato che, sopra ogni altra cosa, risulterebbe reo di non aver individuato «le necessarie discariche di servizio per gli impianti pubblici del territorio reggino».

Ecco allora che la protesta dei residenti di Sambatello «è più che legittima», in quanto «un territorio non può pagare un’emergenza causata da inerzia e da una programmazione inesistente» mentre il sindaco metropolitano «non ammette le colpe di un contributo praticamente nullo realizzato in merito alla discarica di Motta a servizio dell’impianto di Sambatello», rispetto al quale la gara d’appalto non avrebbe avuto seguito «per precisa volontà dell’Amministrazione comunale».

Va però segnalato che, su rive politiche opposte, tutti i gruppi di maggioranza a Palazzo San Giorgio hanno rilasciato una nota stampa congiunta in cui pongono in rilievo come il primo cittadino Giuseppe Falcomatà stia continuando «a metterci la faccia, anche a costo di ricevere offese ingiuste e fastidiose minacce» in quanto conta solo chiedersi cosa ciascuno possa fare per risolvere il problema: «Non è il tempo della propaganda e dello sciacallaggio politico giocato sulla pelle dei cittadini», osservano i gruppi consiliari del centrosinistra, nell’invitare tutti a «rimboccarsi le maniche e continuare a lavorare per Reggio ed i reggini». La spazzatura, riflettono i consiglieri comunali di maggioranza, «non è né di destra, né di sinistra. È spazzatura e basta».

Questa la ragione principale per non avere «a cuore soltanto le sorti del proprio orticello» ma mettersi tutti insieme a combattere una battaglia unitaria, «come accaduto durante la fase più acuta dell’emergenza Coronavirus, quando abbiamo saputo dimostrare d’essere popolo riuscendo a gestire una situazione che, in gran parte del Paese, era completamente fuori controllo».

E la richiesta del sindaco di un immediato intervento dell’Esercito per liberare le strade reggine dai cumuli di rifiuti? Secondo i “suoi” consiglieri, è condivisibile e più che sensata. «Non chiediamo la luna – si legge nella nota congiunta –. Chiediamo di essere trattati civilmente in una terra che, in cinquant’anni, non ha mai affrontato e risolto un problema che, se in altre parti del mondo è ricchezza, da noi diventa una bomba ecologica di proporzioni immani lanciata sul futuro dei nostri figli».

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