E’ stata depositata in Procura la corposa informativa di reato risultato delle verifiche effettuate a partire dal 25 giugno scorso a Ponticelli, nel Polo Tecnologico di Crotone gestito dalla società consortile Ekrò, dopo la segnalazione da inviata il 18 giugno dalla senatrice Margherita Corrado (M5S) ai Carabinieri Forestali e del NOE” per dare voce alle denunce informali di alcuni addetti” all’impianto di trattamento dei rifiuti solidi urbani. “I controlli, svolti a tutto campo e con la dovuta professionalità dall’ASP di Crotone e dai Carabinieri – scrive la parlamentare – hanno inteso specialmente verificare eventuali inadempienze sia in ordine alle condizioni di lavoro degli addetti, sia all’impatto delle lavorazioni sull’ambiente esterno.
La proprietà ha 30 giorni per rimediare ai guasti e colmare le lacune. Si tratta, cioè, per la Ekrò (e l’Envì Group cui fa capo) di cominciare a spendere come da contratto i circa 4 milioni di euro che, nell’ambito dei 9,75 dell’appalto riguardante i servizi di gestione dell’impianto e i lavori di efficientamento funzionale, spettano alla seconda voce. È paradossale, infatti, che a liquidazione già avvenuta, da parte della Regione, del quindicesimo SAL, l’impianto di Ponticelli – continua – versi in condizioni deplorevoli, tali da mettere giornalmente a rischio l’incolumità e la salute degli addetti, oltre che compromettere la salubrità del territorio circostante, e la Mi.Ga. srl debba essere denunciata, com’è accaduto, per non avere ancora realizzato neppure i servizi igienici essenziali. Insomma, su quel porto delle nebbie (o meglio dei fumi tossici) che era Ponticelli è stato acceso un potente riflettore. Il resto – conclude – spetta, ora, alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Crotone”.
La proprietà ha 30 giorni per rimediare ai guasti e colmare le lacune. Si tratta, cioè, per la Ekrò (e l’Envì Group cui fa capo) di cominciare a spendere come da contratto i circa 4 milioni di euro che, nell’ambito dei 9,75 dell’appalto riguardante i servizi di gestione dell’impianto e i lavori di efficientamento funzionale, spettano alla seconda voce. È paradossale, infatti, che a liquidazione già avvenuta, da parte della Regione, del quindicesimo SAL, l’impianto di Ponticelli – continua – versi in condizioni deplorevoli, tali da mettere giornalmente a rischio l’incolumità e la salute degli addetti, oltre che compromettere la salubrità del territorio circostante, e la Mi.Ga. srl debba essere denunciata, com’è accaduto, per non avere ancora realizzato neppure i servizi igienici essenziali. Insomma, su quel porto delle nebbie (o meglio dei fumi tossici) che era Ponticelli è stato acceso un potente riflettore. Il resto – conclude – spetta, ora, alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Crotone”.
Redazione Calabria 7