Riforma della Giustizia, ok agli emendamenti sul diritto all’oblio

La commissione Giustizia della Camera approva due emendamenti per proteggere le vittime di maltrattamenti e tutelare l'immagine degli assolti sul web
Astensione dalle udienze

Saranno arrestati tutti coloro sorpresi a violare il divieto di avvicinarsi alla casa di uno o una ex da cui erano stati allontanati per ordine del giudice. E tutto coloro che sono stati indagati o assolti avranno il diritto all’oblio; il loro nome e i legami con la vicenda giudiziaria dovrà essere cancellata dal web. Sono fra le poche norme che verranno introdotte con un emendamento nella riforma del processo penale in discussione in commissione Giustizia alla Camera.

L’arresto in flagranza

L’arresto in flagranza

L’arresto in flagranza per chi viola i provvedimenti di allontanamento dalla casa familiare e del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa, violazioni che dal 2001 sono perseguiti come reati autonomi e non più come aggravante, sono previsti da un emendamento di Italia viva, a prima firma di Lucia Annibali, che ha avuto il parere favorevole del governo e del relatore Franco Vazio. Da oggi c’è una difesa in più per le vittime di maltrattamenti e di atti persecutori”, spiega Annibali. “La norma, che colma un vulnus del codice rosso, rende obbligatorio l’arresto in flagranza per i reati di violazione dei provvedimenti di allontanamento dalla casa familiare o di divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa. In questo modo – dice – si darà una ulteriore garanzia alle vittime, che spesso vengono a trovarsi in situazioni di pericolo, impedendo che le minacce e i maltrattamenti vengano reiterati”.

Cancellazione dal web dei procedimenti penali

Per gli indagati o imputati che risultano assolti, grazie ad un emendamento del deputato di Azione Enrico Costa è in arrivo la “deindicizzazione”, il collegamento fra il nome e le inchieste, sulla rete. Si mira a cancellare dal web ogni riferimento ai procedimenti penali a carico di indagati o imputati poi risultati innocenti. Chiunque faccia una ricerca sulla Rete con il nome della persona che era stata indagata o processata e poi assolta, non potrà leggere notizie relative a quel procedimento o all’inchiesta a suo carico.

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