E’ atteso in aula alla Camera per il 30 luglio il testo della Riforma della giustizia. Tecnici al lavoro in via Arenula. Per mediare con il Movimento 5 Stelle la via sarebbe quella di cambiare linea il comma (8 dell’articolo 14 della riforma). Sul tavolo l”esclusione dei reati da l’ergastolo dalla nuova normativa. Nel comma rientrano i reati di mafia. Un approccio diverso ai processi per mafia e terrorismo, in modo da non farli rientrare fra quelli che andranno in prescrizione o che diventeranno improcedibili. È su questa mediazione che starebbero lavorando i tecnici di Palazzo Chigi e del ministero della Giustizia.
L’incontro tra Draghi e Cartabia
Incontro atteso oggi
Oggi Giuseppe Conte incontra i deputati del Movimento e lì si definirà il perimetro del nuovo compromesso e l’eventuale voto di fiducia sulla riforma. Anche Liberi e Uguali, sulla scia degli insegnamentii del magistrato fondatore Pietro Grasso, chiede modifiche del testo. Dal suo canto Roberto Cassinelli, di Forza Italia: “Se la scelta di Draghi è quella di mettere la fiducia noi lo votiamo. Se la scelta è di aprire agli aggiustamenti anche noi vorremmo dire la nostra”. Enrico Costa avverte: “No a stravolgimenti che contrastino la ragionevole durata del processo». La leghista Giulia Bongiorno, invece, mette le mani avanti: “Vogliamo leggere ogni minima modifica, non firmiamo nulla a occhi chiusi”.
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