Rimpasto in alto mare a Catanzaro, il ‘Papa rosso’ Donato: “Lavoro per ricostituire il centrosinistra”

In Consiglio comunale botta e risposta tra il gruppo di Rinascita e Talerico. Prova a mediare il capogruppo del Pd Celia. Equidistanza tattica di Fiorita
centro storico catanzaro

Un uomo di sinistra tra i banchi di opposizione, un altro di destra tra quelli della maggioranza. Da una parte Valerio Donato, dall’altra Antonello Talerico, in mezzo il Partito democratico diviso tra l’anima “movimentista” e quella “governista”. L’idealismo di Jasmine Cristallo, il pragmatismo di Fabio Celia, l’equidistanza tattica di Nicola Fiorita. Nel Consiglio comunale che discute del futuro delle Partecipate, i due candidati a sindaco, appena un anno fa antagonisti dell’attuale primo cittadino, si prendono la scena. Il loro botta e risposta catalizza attenzione e dibattito.

Rimpasto in alto mare

Rimpasto in alto mare

Tutto nasce dall’intervento pungente di Gianni Parisi sui tempi del rimpasto in giunta e sullo stato delle trattative. Domande poste proprio a Talerico, tornato tra i banchi dell’Assemblea dopo un paio di assenze registrate nelle sedute recenti. L’ex presidente del Coa non si tira indietro e risponde punto su punto: “In effetti abbiamo un po’ ritardato per due motivi: uno, perché in questa aula stanno cambiando alcuni equilibri e ancora tanti altri equilibri cambieranno durante l’estate”. Poi rivolgendosi al gruppo di Rinascita Talerico ricorda le trattative del professore e dei suoi fedelissimi per trovare un accordo con Fiorita “unitamente – dice ironicamente – al movimento ittico”. Chiaro il riferimento all’ex portavoce delle Sardine Jasmine Cristallo, attuale componente della direzione nazionale del Pd.

Le “offese” di Talerico e i silenzi dell’ala sinistra

Tra carota e bastone la replica di Valerio Donato che prima bacchetta il centrosinistra per la mancata “levata di scudi” contro le offese rivolte da Talerico a Cristallo che nel suo intervento nomina una sola volta: “Vorrei capire – aggiunge – cosa pensa di queste dichiarazioni la componente del centrosinistra presenta in questa Aula perché sono quanto meno offensive”. Una condanna al silenzio soprattutto dell’ala sinistra della maggioranza Fiorita. Entrando nel merito delle affermazioni rivolte a lui e al suo gruppo, Donato ribadisce “Non abbiamo tentato alcun accordo con Fiorita, gli accordi li fa Talerico. Noi abbiamo sempre dichiarato fin dalla prima riunione che dobbiamo contribuire in maniera significativa allo sviluppo di questa città”. Niente poltrone, ma solo idee. “Io – sottolinea Donato – lavoro alla ricostituzione del centrosinistra in questa città e penso che tutto ciò sia legittimo”. Poi cita Matteo Renzi che giudica come “uno dei pochi luminari della politica italiana” rimasti in circolazione e rivolgendosi a Talerico, che nel frattempo aveva lasciato l’Aula per impegni sopraggiunti, conclude: “Stia sereno che noi non facciamo accordi sottobanco nelle stanze chiuse”.

Il “Papa rosso” torna a casa?

Il Papa rosso (così il consigliere comunale Gregorio Buccolieri ha definito Donato), che un anno fa era stato designato come candidato a sindaco del centrodestra, lavora per tornare alle origini. Il capogruppo del Partito democratico Fabio Celia non si fa sfuggire l’occasione: “Donato lavora per ricostruire il centrosinistra a Catanzaro? Notizia più bella non ci può essere. E’ il vero fatto politico di oggi”. Celia rivendica di essere stato, insieme al vice sindaco Giusi Iemma, il primo a sedersi al tavolo con il professore per ricostruire il centrosinistra. Diversamente da Jasmine Cristallo alla quale esprime la sua solidarietà per le offese ricevute, il capogruppo del Pd non chiude la porta ad Antonello Talerico riconoscendo la coerenza nel rispettare l’accordo politico preso con Fiorita e con il centrosinistra alla vigilia del ballottaggio di un anno fa: “Si è candidato a destra e continua ad appoggiare il centrosinistra in questa amministrazione”.   

La posizione di Fiorita

Il sindaco osserva, prende appunti, memorizza ma quando riprende la parola non entra nel merito mantenendosi equidistante nel duello tutto politico tra Valerio Donato e Antonello Talerico. Un colpo al cerchio e una alla botte. Da perfetto democristiano. “Non ho ravvisato alcuna mancanza di rispetto di Talerico a Jasmine Cristallo”, evidenzia. Poi fa i complimenti all’ex sardina ritenuta oggi una figura autorevole della politica nazionale: “I successi suoi sarebbero i successi di Catanzaro”.

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