Torna in libertà Mario De Rito, 46 anni, di Vena Superiore (Vibo Valentia), arrestato nel maxi blitz di Rinascita Scott messo a segno un anno fa sotto il coordinamento della Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro guidata dal procuratore Nicola Gratteri. Il provvedimento è stato disposto dal Tribunale del Riesame di Catanzaro in seguito al giudizio di rinvio della quinta sezione della Corte di Cassazione. Accolta quindi la richiesta difensiva presentata dagli avvocati Diego Brancia e Alessandro Diddi.
Proprio qualche settimana fa la Corte di Cassazione aveva annullato il provvedimento dello stesso Tribunale di Catanzaro che aveva confermato l’ordinanza genetica emessa dal gip Barbara Saccà limitatamente al capo d’imputazione relativo a reato di estorsione e riqualificato la condotta associativa in concorso esterno. Nell’udienza dello scorso 3 dicembre la seconda sezione penale del Tribunale di Catanzaro ha, in accoglimento dei profili di carenza motivazionale rilevati dai giudici della Suprema corte, annullato il provvedimento rimettendo De Rito in libertà.
Proprio qualche settimana fa la Corte di Cassazione aveva annullato il provvedimento dello stesso Tribunale di Catanzaro che aveva confermato l’ordinanza genetica emessa dal gip Barbara Saccà limitatamente al capo d’imputazione relativo a reato di estorsione e riqualificato la condotta associativa in concorso esterno. Nell’udienza dello scorso 3 dicembre la seconda sezione penale del Tribunale di Catanzaro ha, in accoglimento dei profili di carenza motivazionale rilevati dai giudici della Suprema corte, annullato il provvedimento rimettendo De Rito in libertà.
Secondo l’accusa, dopo aver servito Giovanni Mancuso, il 46enne di Vena Superiore sarebbe stato al servizio di Andrea Mantella in nome e per conto del quale avrebbe svolto l’attività di recupero crediti con modalità mafiose, riscuotendo i proventi delle estorsioni nella zona delle Vene.