Agostino Redi, imputato nel processo Rinascita Scott, ottiene la scarcerazione per passare alla misura cautelare degli arresti domiciliari. A stabilirlo è il Tribunale di Vibo, sezione penale, in Collegio composto dai magistrati Brigida Cavasino, Germana Radice e Claudia Caputo.
Questi hanno accolto l’istanza avanzata dai legali difensori dell’imputato nel procedimento penale, che si fonda sull’attenuazione delle esigenze cautelari viste le condizioni di salute di Agostino Redi, affetto da “disturbo depressivo maggiore cronicizzato in trattamento plurifarmacologico continuativo, parzialmente responsivo”, così come riportato nella relazione giunta dall’area sanitaria della struttura penitenziaria.
Le condizioni di salute di Redi, si legge in un documento dello stesso Tribunale di Vibo, “non possono non riverberarsi sulle esigenze cautelari e, segnatamente, sul pericolo di recidivanza, comportandone un affievolimento, atteso che tali condizioni di salute, unitamente al tempo trascorso dall’ applicazione della misura (circa quattro anni), inducono a ritenere che le esigenze cautelari possano essere adeguatamente soddisfatte attraverso l’applicazione della meno gravosa misura cautelare degli arresti domiciliari”.
I termini dei domiciliari
I termini dei domiciliari
La misura cautelare degli arresti domiciliari da di Agostino Redi, si legge ancora nel documento del Tribunale, sarà da eseguirsi presso il proprio domicilio della compagna, con “divieto assoluto di comunicare, anche telefonicamente, telematicamente o in qual unque altro modo, con persone diverse rispetto a quelle che con lui coabitano”.
È stato inoltre disposto che il trasferimento di Redi presso il luogo di esecuzione degli arresti domiciliari avvenga con scorta, mentre potrà raggiungere l’aula per partecipare alle udienze del
procedimento, libero e senza scorta, percorrendo la via più breve, senza soste intermedie e senza interloquire con soggetti estranei ai motivi dell’autorizzazione resa”.