Rinascita Scott, avverte malore durante l’udienza: imputato ai domiciliari per motivi di salute

E' quanto stabilito dal Tribunale del Riesame di Catanzaro nei confronti di un imputato accusato di associazione mafiosa

“Presidente, chiedo scusa da Napoli, mi scusi, chiedo scusa al Pubblico ministero e chiedo scusa a tutti, il Cichello in questo momento si è sentito male, ho chiamato il medico, già sta in saletta”. La voce è quella di un poliziotto della Penitenziaria in servizio nella casa circondariale di Secondigliano che irrompe nel mezzo dell’udienza del maxiprocesso Rinascita Scott dello scorso 2 settembre. In corso c’è l’esame del collaboratore di giustizia Bartolomeo Arena. Su richiesta del pm Andrea Mancuso, il presidente del Tribunale di Vibo Valentia Brigida Cavasino sospende momentaneamente i lavori e quando il collegamento si riattiva l’assistente presente nella saletta 1 del carcere di Secondigliano comunica l’arrivo dell’ambulanza per soccorrere il detenuto. Si tratta di Domenico Cichello, 49 anni di Filandari. Per il Tribunale della libertà di Catanzaro le sue attuali condizioni sarebbero incompatibili con il regime carcerario e, su istanza formulata dagli avvocati Daniele Garisto e Luca Cianferoni nelle ore successive al malore, i giudici hanno concesso i domiciliari per motivi di salute.

In carcere per associazione mafiosa

In carcere per associazione mafiosa

Domenico Cichello era finito in carcere all’alba del 19 dicembre del 2019, il giorno dell’operazione “Rinascita Scott” che decapitò i vertici della ‘ndrangheta vibonese. I carabinieri bussarono alla porta della sua abitazione per notificare un’ordinanza di custodia cautelare con l’accusa di associazione mafiosa. Per la Dda di Catanzaro farebbe parte del clan Accorinti di Zungri e sarebbe vicino al boss Giuseppe Accorinti, ritenuto l’indiscusso capo della cosca operante nell’altopiano del Poro. Nello scorso mese di novembre il Tribunale del Riesame aveva annullato in sede cautelare il capo d’accusa relativo all’intestazione fittizia di una società con sede a Rombiolo ma gravitante – secondo gli inquirenti – nel circuito criminale degli Accorinti. Dopo quasi due anni di detenzione e il malore avvertito nell’udienza di “Rinascita Scott” celebrata nell’aula bunker di Lamezia Terme giovedì scorso, Cichello resta imputato ma agli arresti domiciliari. (mi.fa.)

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