Di Mimmo Famularo-Un calendario fitto, in via di aggiornamento ma che fa già discutere. E’ quello che riguarda le udienze del maxi processo scaturito dalla monumentale operazione “Rinascita-Scott” contro la ‘ndrangheta vibonese. Il prossimo 11 settembre nell’aula bunker del carcere di Rebibbia il gup Claudio Paris inizierà l’udienza preliminare nei confronti di 456 imputati.
In aula anche nel fine settimana
In aula anche nel fine settimana
Salvo modifiche in corso d’opera, l’udienza preliminare proseguirà sabato 12 e lunedì 14 settembre, poi breve pausa di una settimana prima di un autentico tour de force con una serie di date da cerchiare in rosso con udienze a ritmo giornaliero, week end inclusi. Al momento, infatti, sono in calendario udienze fissate anche per il 19 e 26 settembre, l’3, l’10, il 17, il 24 e il 31 ottobre, cioè di sabato.
Il calendario delle udienze
Roma sarà l’epicentro di “Rinascita-Scott” probabilmente per tutta la fase dell’udienza preliminare e in attesa che in Calabria venga allestita e completata l’aula bunker individuata per la celebrazione del maxi processo. Lavori in corso nei locali della Fondazione Terina, nel cuore della zona industriale di Lamezia Terme. Intanto però disagi in vista per tutte le parti del processo costretti a “emigrare” nella Capitale. Si preannuncia un soggiorno lungo e particolarmente costoso. C’è chi, tra gli avvocati, ha deciso persino di fittare casa per due mesi. Il calendario, infatti, prevede le seguenti date per le udienze a Rebibbia: 11, 12, 14, 19, 22, 23, 25, 26, 28, e forse il 30 settembre. Ad ottobre l’aula del carcere romano sarà invece disponibile in queste date: 1, 2, 3, 5, 6, 7, 8, 10, 13, 14, 15, 17, 23, 24, 27 e 31.
I numeri del maxi processo
La richiesta di rinvio a giudizio da parte della Dda di Catanzaro riguarda 456 indagati mentre le parti offese individuate sono ben 224 che potranno avanzare richiesta di costituzione di parte civile. Tra questi ci sono diversi enti locali quali i Comuni di Vibo Valentia, Limbadi, Nicotera, Sant’Onofrio, Pizzo, Maierato, San Gregorio d’Ippona, Filogaso, Cessaniti, Mileto, Stefanaconi, Tropea, Ricadi e altri centri della provincia Vibonese. Rispetto all’avviso di conclusione delle indagini preliminari, gli indagati stralciati, per i quali non è stata avanzata dalla Dda di Catanzaro la richiesta di rinvio a giudizio, sono 23. L’inchiesta è stata condotta sul campo dai carabinieri del Ros e del Comando provinciale di Vibo Valentia con la supervisione del procuratore Nicola Gratteri e il coordinamento dei pm Annamaria Frustaci, Antonio De Bernardo, Andrea Mancuso e Camillo Falvo nel frattempo approdato alla guida della Procura di Vibo Valentia. Tra coloro per i quali la Dda chiede il processo ci sono i vertici delle principali ‘ndrine del Vibonese ma anche politici, imprenditori, professionisti, esponenti delle forze dell’ordine. Le loro posizioni saranno ora al vaglio del giudice dell’udienze preliminare per un altro step di un’inchiesta che è già nella storia.