La quinta sezione penale della Corte di Cassazione ha annullato con rinvio l’ordinanza del Tribunale di Catanzaro che aveva concesso i domiciliari a Mario De Rito, 46 anni di Vena Superiore (frazione di Vibo Valentia) imputato in Rinascita Scott, la maxi inchiesta contro la ‘ndrangheta nel Vibonese, per associazione mafiosa ed estorsione aggravata dalle modalità mafiose. Secondo gli inquirenti De Rito si sarebbe occupato per nome e per conto dell’ex boss Andrea Mantella (oggi collaboratore di giustizia) dell’attività del recupero crediti riscuotendo i proventi delle estorsioni nella zona delle Vene.
I giudici del Riesame avevano riqualificato il fatto in concorso esterno in associazione mafiosa confermando nel resto il quadro accusatorio. De Rito è anche imputato in concorso con Francesco Stilo di rivelazione di segreto d’ufficio (per cui non è cautelato). È stato difeso in Cassazione da Diego Brancia e Alessandro Diddi.
I giudici del Riesame avevano riqualificato il fatto in concorso esterno in associazione mafiosa confermando nel resto il quadro accusatorio. De Rito è anche imputato in concorso con Francesco Stilo di rivelazione di segreto d’ufficio (per cui non è cautelato). È stato difeso in Cassazione da Diego Brancia e Alessandro Diddi.