Rinascita Scott, ecco la sentenza: assolti Callipo, De Filippis e Lo Bianco. Un anno e 6 mesi per Giamborino

Condannato a 4 anni l'ex comandante della Polizia municipale di Vibo Filippo Nesci. Assolto anche l'ex vice presidente della Vibonese, Francesco Patania

Il Tribunale collegiale di Vibo Valentia ha assolto Gianluca Callipo. Cadono già in primo grado tutte le accuse nei confronti dell’ex sindaco di Pizzo (difeso dall’avvocato Enzo Trungadi) per il quale la Procura antimafia di Catanzaro aveva chiesto 18 anni di reclusione, assoluzione alla quale ha contribuito il consulente Miriello che ha curato la corretta trascrizione delle intercettazioni. Assolti anche l’ex assessore comunale di Vibo Vincenzo De Filippis (difeso dall’avvocato Diego Brancia) e l’ex consigliere comunale Alfredo Lo Bianco (difeso dall’avvocato Stefano Luciano).

L’assoluzione di Gianluca Callipo

L’assoluzione di Gianluca Callipo

Secondo l’accusa, Gianluca Callipo sarebbe stato in diretto contatto con i vertici dell’organizzazione criminale operante a Pizzo (in particolare, la famiglia Mazzotta) e a San Gregorio d’Ippona (clan Razionale – Gasparro). Avrebbe ottenuto sostegno elettorale nelle elezioni comunali del giugno 2017. Uno dei capi di abuso d’ufficio aggravato veniva contestato in concorso con lo zio Maurizio Fiumara, amministratore unico della società “Cts Costruzioni Sud spa” della quale l’ex sindaco di Piazzo era socio. A settembre 2017 avrebbero acquisito illecitamente, in seguito a un accordo con Francesco Isolabella e i soci occulti Saverio Razionale e Gregorio Gasparro, la struttura turistico-alberghiera denominata “il Mocambo”. Callipo è stato arrestato ed è finito anche in carcere dove è rimasto per otto lunghi mesi. Tornato in libertà dopo la sentenza della Corte di Cassazione, non ha mai smesso di credere nella giustizia, si è difeso con grande dignità e oggi il Tribunale collegiale di Vibo Valentia ha sentenziato la sua completa estraneità ai fatti contestati. Assolto anche Pasquale Marino, ex assessore comunale di Pizzo. Il blitz di Rinascita Scott ha portato tra l’altro allo scioglimento del consiglio comunale della città di Pizzo.

Assolti Giamborino e Incarnato

Tra le assoluzioni “eccellenti” anche quella dell’ex assessore regionale Luigi Incarnato. Si sgonfiano le accuse nei confronti dell’ex consigliere regionale Pietro Giamborino. Cade la principale accusa, quella di associazione mafiosa. Il Tribunale di Vibo lo ha riconosciuto colpevole ma solo per traffico di influenze illecite condannandolo a un anno a 6 mesi (la Dda aveva chiesto 20 anni). “L’assoluzione dell’ex consigliere regionale Pietro Giamborino dalla grave accusa di associazione per delinquere di stampo mafioso – scrive l’avvocato Vincenzo Belvedere -, ripercorre ciò che la suprema Corte di Cassazione aveva già stabilito anni orsono in sede cautelare. Inutili angosce processuali, fanno venire in mente il motto di Carnelutti: il processo è già pena! Speriamo che sia terminato il periodo buio della giustizia calabrese e che, tosto, si ripristini la valenza della prova sin dalla fase delle indagini preliminari, prima di giungere a carcerazioni preventive inopinate”.

Tra le 131 assoluzioni spicca quella dell’ex presidente della Vibonese, l’imprenditore Francesco Patania, detto “Cicciobello”, per il quale la Procura aveva chiesto 19 anni. Condannato, invece, a 4 anni l’ex comandante della Polizia municipale di Vibo Filippo Nesci (i pm avevano chiesto 6 anni).

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